ASTI don ANTONIO GIOVANNI DOMENICO GIACOMO LUIGI 

Diocesi di Treviso

Nasce ad Abbazia Pisani il 17 novembre 1847 da Giuseppe Asti e Maria Luigia Beccari arrivati da Venezia per il lavoro di impiegato che il capofamiglia aveva ottenuto in una grossa azienda agricola. Il giorno successivo viene battezzato dal curato di Abbazia Pisani, don Santo De Santi. Entra nel Seminario diocesano di Treviso nel 1857 rimanendovi anche dopo l'ordinazione sacerdotale, avvenuta il 7 ottobre 1870, per altri quattro anni come insegnante. Successivamente, per la fragile salute, sarà destinato al ministero parrocchiale, prima come cappellano nella sua parrocchia natale per sette anni e poi come vicario spirituale a Pero e successivamente come rettore-curato a San Michele di Cimadolmo (TV) che si stava preparando a diventare parrocchia. Resasi di nuovo vacante la parrocchia di Pero, fu di questa nominato parroco. Lì si distinse non solo per il suo stile austero e sinceramente devoto, ma anche per l'opera pastorale che intraprese a favore di quella comunità: grande fervore per il catechismo ai giovani, riorganizzazione della liturgia, sacra Missione, le Confraternite e le Pie Unioni dei fedeli: le Figlie di Maria, l'Unione di San Valentino, la Santa Infanzia, le Congregazioni dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria. Anche le opere parrocchiali furono oggetto del suo impegno: la nuova chiesa, dedicata nel 1899, l'Asilo Infantile (1899), l'organo liturgico (1900). Si prodigò per far arrivare in parrocchia le Suore della Misericordia di Verona per attendere all'asilo alle quali, vista la loro qualificata opera, condussero pure la Scuola Elementare che, due anni dopo, il Comune aprì in paese. Nel 1880 fonda a Treviso l'Unione Apostolica dei preti secolari, fondata sull'impegno spirituale e avendo Maria come patrona e modello, che ha alcuni punti fondamentali di impegno: fermi nel proposito di tendere alla santità; fare quotidianamente la meditazione, la lettura spirituale, l'esame di coscienza, la visita a Gesù in Sacramento e a Maria SS.ma; partecipare al ritiro mensile; aiutarsi reciprocamente con la confidenza e la correzione fraterna; mettere in comune tutte le opere buone. Don Asti non rimase insensibile neanche al Movimento Cattolico Sociale che, proprio in quegli anni, si stava diffondendo e strutturando. Nel 1903, dopo insistenti richieste, ottenne dal Vescovo di Treviso il permesso di entrare nella Congregazione dei Sacerdoti Adoratori (Sacramentini). Il 19 maggio, motivando ai parrocchiani che si assentava per cura, lasciò definitivamente Pero ed entrò nella casa religiosa di Torino dove morì il 5 gennaio 1919.

BALLAN suor ANGELICA

Pie Discepole del Divin Maestro

Risiede a Roma. E' scultrice e da parecchi anni svolge la sua missione apostolica in seno all’apostolato liturgico delle Pie Discepole nella sezione di “arte e scultura”. E' stata definita da Paolo Pais "...una delle massime e più significative voci dell’odierna arte sacra - non solo in Italia...".

Una vocazione, la sua, oltre ad una precocissima vocazione artistica (ha incominciato a plasmare la creta da bambina, nella natia Abbazia Pisani), è stata una missione. Nei suoi studi Bertilla, è questo il suo nome da ragazza, coltiva l’arte come diletto, come passione, fino alla sua professione religiosa nel ‘61. Seguendo con trasporto lo spirito paolino del fondatore del suo ordine, il Beato Giacomo Alberione, suor Maria Angelica Ballan, trova nei superiori un nuovo impulso ed un grande incoraggiamento per continuare nel cammino dell’arte, e nel ‘67 si diploma al Liceo Artistico «Beato Angelico» di Milano, ed inizia, piena di vigorosa fiducia, il suo apostolato artistico. Oggi, dopo oltre quarant'anni di lavoro creativo, è conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo nell’ambito artistico-liturgico: opere in creta, bronzo, pittura e disegno. Sue realizzazioni, citando per brevità solo alcune città e nazioni, si trovano a Roma, Milano, Firenze, Francia, Portogallo (a Fatima, Suore Oblate di Maria Vergine), Nuova Guinea, America (Filadelfia, New York), Irlanda (Santuario di Knock e la statua della Madonna là dove è apparsa), Australia (Melbourne), Polonia, Hong Kong. Sue sculture, pitture e arredi sacri, è possibile trovarli anche a Cagliari.

BALLAN suor ANNA CARMELA degli Angeli (Maria Agnese)

Suore Carmelitane di S. Teresa di Firenze

Figlia di Giulio e Stella Stocco, è nata ad Abbazia Pisani il 12 marzo 1925 e battezzata il 15 marzo dal curato, don Giacomo Zardo. Riceve la cresima a San Martino di Lupari (PD) dal Vescovo di Padova, mons. Carlo Agostini.

L'8 settembre 1948 fa la vestizione dell'abito religioso dopo essere entrata qualche tempo prima nell'Istituto delle Suore Carmelitane di Santa Teresa di Firenze. Il 13 settembre 1949 professa i voti che conferma definitivamente il 15 settembre 1954.

Appena celebrata la professione semplice viene inviata a Prato e, l'anno successivo è destinata alla casa di Firenze dove rimane fino al 1953, anno in cui si trasferisce per un anno a Marina di Pietrasanta (LU) e da lì a Santa Margherita fino al 1961. In quell'anno inizia il ventennio di servizio nella comunità di Montelupo Fiorentino (FI), ora chiusa, da cui si assenta per un anno, nel 1982, destinata a Calci (PI). Vi ritorna con l'incarico di superiora fino al 1988 quando passa alla comunità di Prato ma torna per la terza volta a Montelupo, sempre con l'incarico di superiora della comunità. Nel 1994 va ad Antignano (LI) per due anni e poi alla casa di Arcetri, sopra Firenze, per altri tre stabilendosi, nel 1999 di nuovo nella casa di Firenze fino al 2010 qunado a motivo dell'avanzata età e della progressiva necessità di cure torna in Casa Madre a Campi Bisenzio, nell'Infermeria riservata alle Suore dove ha atteso l'incontro con l'amato Sposo divino avvenuto il 4 marzo 2017. E' sepolta a Campi Bisenzio (FI).

Le consorelle la ricordano come una persona sempre molto buona, generosa e felice della chiamata alla vita religiosa. Amava molto la preghiera e l'adorazione e, così arricchita, sapeva confrotare e consigliare chiunque l'avvicinava. A Montelupo, sia in comunità che con la gente, ha lasciato una bella e gioiosa testimonianza di religiosa realizzata e felice, tanto da essere frequentemente visitata in Infermeria da persone provenienti da quella cittadina che si raccomandavano alla sua preghiera.

Le consorelle di Casa Madre andavano spesso a trovarla e rimanevano edificate del suo abbandono alla volontà di Dio. Una consorella afferma di aver imparato molto da lei, soprattutto come accettare il dolore e gli acciacchi dell'anzianità, il tutto per amore di Dio e la salvezza delle anime. Anche nei suoi ultimi giorni di vita ha dimostrato grandezza e bontà d'animo.

BALLAN don AUGUSTO †

Diocesi di Treviso

Nasce ad Abbazia Pisani il 21 marzo 1912 e viene ordinato sacerdote a Treviso il 5 luglio 1936. Esercita il suo ministero di vicario parrocchiale a Scorzé (VE) dal 1936 al 1939, a Varago (TV) dal 1939 al 1940, a Zero Branco (TV) dal 1940 al 1942, a Mussolente (VI) dal 1942  al 1947 e a Negrisia dal 1947 al 1950. L'8 dicembre 1950 viene nominato parroco della Parrocchia di San Pelagio in Treviso e, dieci anni dopo, nel 1961, viene trasferito come parroco a Carbonera dove esercita intensamente il suo ministero pastorale fino al 30 giugno 1990, con l'incarico anche di vicario foraneo per dieci anni (1961-1970). Nel settembre 1990, avendo rinunciato alla parrocchia per ragioni d'età, fu accolto nella Casa del Clero di Treviso, continuando a dare la sua collaborazione sacerdotale dove viene richiesto. Consumato in breve tempo dalla malattia, si prepara serenamente all'incontro con Dio, che avvenne il 5 dicembre 1994. Dopo i funerali presieduti dal vescovo di Treviso mons. Paolo Magnani nella chiesa arcipretale di Carbonera, con la partecipazione del vescovo emerito mons. Antonio Mistrorigo, di un folto numero di sacerdoti e una grande assemblea di fedeli, la sua salma fu tumulata nello stesso cimitero parrocchiale il 7 dicembre 1994.

BALLAN suor COSTANTE (Ida Maria) 

Suore Carmelitane di Santa Teresa (di Firenze)

Figlia di Giuseppe Ballan e di Regina Securo, nasce ad Abbazia Pisani il 28 febbraio 1908. Viene battezzata dal curato di Abbazia, don Giovanni Battista Torresan, l'1 marzo successivo e le vengono dati i nomi di Ida Maria. Muore il 6 marzo 1992.

 

 

 

BALLAN don EMILIO †

Diocesi di Treviso

Nasce ad Abbazia Pisani il 30 ottobre 1922. Viene ordinato sacerdote il 6 luglio 1947 dal vescovo Antonio Mantiero nel Tempio di San Nicolò. Nominato a ottobre cappellano di Sala d’Istrana, due anni dopo viene trasferito con lo stesso incarico a S. Martino Urbano e nel novembre 1950 a Piombino Dese. Dal primo gennaio 1966 assume l’ufficio di arciprete di Postioma che svolgerà con fedeltà fino al 31 luglio 2002. Dal 1984 al 1988 è nominato vicario foraneo del vicariato di Paese. Una volta concluso il ministero di parroco viene accolto nella comunità presbiterale di S. Martino di Lupari esercitando una preziosa collaborazione nelle attività pastorali soprattutto con il sacramento della riconciliazione e la visita agli anziani e ammalati, per un periodo di quasi dieci anni. Entrato nella comunità sacerdotale della Casa del clero, muore il 7 marzo 2012. La celebrazione esequiale, presieduta dal vescovo Gianfranco Agostino Gardin, si tiene a Postioma il 10 marzo 2012. La salma è tumulata presso il cimitero di Postioma.

BALLAN suor MICHELANGELA

Pie Discepole del Divin Maestro

Il suo fare architettura a servizio della liturgia è in stretto rapporto con la missione apostolica. L’obiettivo è costruire, arredare, ristrutturare chiese e cappelle, perché i fratelli nella fede trovino immediato ed eloquente lo spazio per l’incontro con Dio. Le linee operative che la guidano sono l'ottenere uno spazio profondamente raccolto attraverso la fusione di ogni linguaggio (architettonico, scultoreo e pittorico); il conquistare uno spazio semplice attraverso una essenzialità che si fa bellezza e che risponda alle esigenze liturgiche; il creare uno spazio vivo nella sobrietà e perciò accogliente e comunicativo. Un impegno che la tiene sempre “viva ed operante" nel fare arte sacra intesa come un ministero, un servizio di comunicazione nella Chiesa e nella società. La sua esperienza di lavoro pluridecennale si è formata negli anni della riforma conciliare ed ha maturato esperienze in Italia e all’estero. Progetta “design" per l’apostolato liturgico, e attraverso una formazione liturgica continua cerca di operare nel rispetto della dignità e del decoro del culto, con l’innovazione delle forme e dei materiali.

BALLAN suor SEMPLICIANA (Teresa) 

Suore Carmelitane di Santa Teresa (di Firenze)

Figlia di Giuseppe Ballan e Regina Securo, nacque il 19 luglio 1910 ad Abbazia Pisani. Ricevette il battesimo il 21 luglio da don Giovanni Battista Torresan, curato di Abbazia Pisani. Muore il 14 marzo 1987.

 

 

 

 

 

BERTONCELLO suor TERESINA 

Figlie di Maria Ausiliatrice (Salesiane di don Bosco)

Appartenente all’Ispettoria Medio Oriente “Gesù Adolescente. Nata a S. Martino di Lupari (Padova) il 12 luglio 1934. Nel 1956 entra in congregazione e il 6 agosto 1959 professa a Pella (Novara). Dal 1963 al 1984 è ad Alessandria d'Egitto, Istituto "don Bosco". Dal 1984 a Damasco (Siria), presso l'Ospedale Italiano e poi passa a Betlemme, Casa Salesiana. Dal 1988 al 2009 è di nuovo a Damasco (Siria) e da lì si sposta a Gerusalemme. Muore a Gerusalemme il 23 marzo 2014.

BUSNARDO padre GINO (fra TOMMASO di San Giuseppe)

Ordine dei Carmelitani Scalzi

Residente a Treviso.

 

 

 

 

 

S. E. mons. CAZZARO padre BERNARDO MARIA (Savino Aquilino) 

Ordine dei Servi di Maria

Figlio di Luigi e di Luigia Bertollo, è nato il 28 novembre 1924 ad Abbazia Pisani di Villa del Conte (PD) dove viene battezzato il successivo 30 novembre con i nomi di Savino Aquilino. Il 3 novembre 1931 viene cresimato a San Martino di Lupari dal beato Andrea Giacinto Longhin, Vescovo di Treviso.

L’11 agosto 1941 entrò nell’Ordine dei Frati Servi di Maria. Il 15 agosto 1942 emise la professione semplice dei voti religiosi assumendo il nome di fra Bernardo Maria. Il 22 settembre 1946, a Roma, presso il Collegio Internazionale “S. Alessio Falconieri” professò solennemente. Venne ordinato sacerdote il 16 aprile 1949 nella basilica di San Giovanni in Laterano a Roma.

Ha studiato teologia nella Pontificia Facoltà Teologica “Marianum” di Roma e successivamente Lettere e Filosofia nell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano.

Nei vari incarichi affidatigli dai superiori, si è sempre distinto per impegno, passione, fede e creatività.

Il beato Paolo VI il 10 dicembre 1963 lo elesse Vicario apostolo di Aysén, nella Patagonia cilena, assegnandoli la sede episcopale titolare di Pirgo. Venne consacrato vescovo il 13 febbraio 1964 per l’imposizione delle mani del cardinale Gregorio Pietro Agagianian, Prefetto della Congregazione per la Propagazione della fede, essendo co-consacranti mons. Carlo Zinato, vescovo di Vicenza, e mons. Antonio Mistorigo, vescovo di Treviso. Come motto episcopale sceglie un riferimento a Maria: “Respice stellam, voca Mariam”, “Guarda la stella, invoca Maria”.

Prese possesso del Vicariato apostolico di Aysén il 12 aprile 1964.

Per stare più vicino alla gente trasferisce la residenza da Puerto Aysén a Coyhaique. Ottenne la cittadinanza cilena il 2 luglio 1970.

Partecipò come padre conciliare alla Terza (1964) e alla Quarta (1965) Sessione del Concilio Ecumenico Vaticano II per la quale ebbe il privilegio di celebrare la santa Messa di apertura il 14 settembre 1964 alla presenza del papa Paolo VI.

Ispirandosi al motto del suo santo confratello Antonio Maria Pucci “Né pane senza fede, né fede senza pane”, il vescovo Bernardo ha promosso varie iniziative a favore dell’evangelizzazione e della promozione umana coinvolgendo molti laici e missionari presenti sul territorio delle sue diocesi: nasce, così, la Fondazione per lo sviluppo di Aysén (FUNDA).

A Coyhaique fonda una scuola cattolica: la Tecnico Professionale “Giovanni Paolo II” con un migliaio di studenti.

San Giovanni Paolo II, l’8 febbraio 1988, lo promosse Arcivescovo di Puerto Montt (Cile) dove fece il suo ingresso il 10 aprile successivo. Il 13 agosto 1989 presiede l’ordinazione episcopale del suo successore ad Aysén, il confratello Aldo Maria Lazzarin Stella, originario di Selva del Montello (TV), e dopo la rinuncia di quest’ultimo, il 5 dicembre 1999, è co-consacrante del nuovo vicario, il confratello mons. Luigi Infanti dalla Mora, originario di Campomolle (UD).

A Puerto Montt continua instancabile il suo ministero fondando a Puerto Montt un’altra scuola cattolica, la Primaria con Medie Superiori “Beato Federico Ozanam” anch’essa con circa un migliaio di studenti. Realizza un suo antico sogno accogliendo nell’arcidiocesi i due monasteri di contemplative più australi del mondo: le Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento provenienti dal Messico e le Carmelitane Scalze provenienti dalla capitale Santiago.

Nella vita sociale e politica del Cile, mons. Cazzaro, ha dovuto affrontare, insieme agli altri vescovi cileni, i tanti problemi e drammi dovuti a due governi decisamente opposti fra loro: prima quello comunista di Salvador Allende e poi quello militare di Augusto Pinochet. La Chiesa, in quegli anni, si dedicò a richiamare tutti al dialogo e alla riconciliazione, prestando aiuto ai più bisognosi e difendendo qualsiasi perseguitato, guardandosi bene di perdere la propria indipendenza da qualsiasi tendenza politica.

Fonda tre emittenti di ampia copertura: Radio Aysén (Puerto Aysén), Radio Santa Maria (Coyhaique) e Radio Belén (Puerto Montt) alle quali ne seguono molte altre di copertura locale. Constata la validità di questa iniziativa, il Governo cileno emana una legge che autorizza i centri abitati minori di tutto il territorio nazionale ad avere una  piccola radio emittente locale.

I vescovi cileni gli affidano il nascente Centro Nazionale delle Comunicazioni Sociali dell’Episcopato (CENCOSEP). È in questo periodo che fonda anche l’Associazione di Radio Cattoliche (ARCA).

Per raggiunti limiti d’età, rinunciò alla sede episcopale il 27 febbraio 2001 e, dopo aver accolto il suo successore nella persona del vescovo Cristiano Caro, rientrò in Italia e stabilendosi definitivamente nella comunità dei Frati Servi di Maria presso Monte Berico dove continuò a prestare il suo apprezzato servizio di confessore e di padre spirituale a tante persone che a lui si rivolgevano. Si è dedicato anche alla pubblicazione di alcuni testi con l’obiettivo di far risaltare l’autentica fede cattolica oggi minacciata dal relativismo etico e morale. Va sicuramente ricordato il voluminoso Fede alla deriva. Idee moderne a confronto con il catechismo della Chiesa Cattolica, pubblicato nel 2013 e prossimo alla seconda edizione.

Il 13 febbraio 2014, nella s. Messa presieduta dal vescovo di Vicenza, mons. Beniamimo Pizziol, ha festeggiato i cinquant’anni di episcopato risultando essere, assieme a mons. Luigi Bettazzi, il vescovo italiano per anzianità di ordinazione.

È di domenica 30 luglio 2017 l’ultima sua visita alla nativa Abbazia Pisani dove ha voluto concelebrare l’Eucarestia e stare assieme ai suoi amati famigliari e parenti. Forse presago dell’incontro ormai prossimo con il Signore, ha fortemente desiderato questo appuntamento che, ora, suona come un vero e proprio congedo dalle persone a lui care.

Ricoverato qualche giorno dopo all’Ospedale San Bortolo di Vicenza a causa di una polmonite virale che lo aveva indebolito vistosamente, all’alba di domenica 13 agosto è tornato alla Casa del Padre.

CAZZARO padre ENRICO MARIA (Egidio Pietro) 

Ordine dei Frati Servi di Maria

Figlio di Giuseppe ed Elena Reato, è nato ad Abbazia Pisani il 25 marzo 1939. Dopo aver frequentato la scuola primaria al suo paese natale, è entrato giovanissimo nel Collegio S. Giuseppe di Follina nel 1950. Qui frequentò le scuole medie, poi quelle ginnasiali all’Istituto Missioni a Vicenza. Entrò in noviziato a Isola Vicentina nel settembre 1955 e un anno dopo emise la professione semplice. Fece il liceo classico a Firenze Sette Santi (1956-59) e a Firenze SS. Annunziata quelli filosofici (1959-61). Recatosi a Roma presso il Collegio internazionale S. Alessio, compì tutti gli studi istituzionali teologici, conseguendo alla fine il Baccalaureato e poi la Licenza in teologia presso la P. F. T. Marianum.

Emise la professione solenne a Firenze SS. Annunziata il 25 settembre 1961 e venne consacrato sacerdote a Roma il 19 aprile 1965.

Svolse vari servizi in diverse comunità: San Giuseppe di Follina come formatore (1965-75), Santa Maria di Follina anche come priore e parroco (1975-88), S. Elena a Venezia come priore e parroco (1988-91), Milano San Carlo, Sotto il Monte Priorato di S. Egidio, Rovato SS. Annunciata dal 1991 al 2020 con presenze alternate nei vari conventi. Nel novembre 2020, a seguito di problemi cardiaci venne accolto nell’infermeria provinciale dell’Istituto Missioni a Vicenza, dove però non riuscì mai più a riprendersi. Questa mattina nella pace del nuovo giorno che stava arrivando, è deceduto, avviandosi verso il giorno che non ha tramonto.

Il funerale è stato celebrato nella Basilica di Monte Berico martedì 23 febbraio 2021. La salma ha proseguito per Abbazia dove è stata sepolta nel locale cimitero accanto ai suoi cari, secondo suo desiderio.

CAZZARO suor GEMMA (Luisa) 

Figlie della Sapienza

Nata ad Abbazia Pisani il 17 giugno 1932. Deceduta a Valperga (TO) il 21 novembre 2010.

 

 

 

 

 

CAZZARO suor GRAZIELLA

Figlie della Sapienza

 

 

 

 

 

 

 

CAZZARO suor VITTORIA FEDELE (Elena Eufemia) 

Suore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo

Nata il 15 settembre 1902 ad Abbazia Pisani da Vittorio e Rosa Cervellin. Entra nella Piccola Casa il 26 maggio 1923 e veste l'abito religioso il 29 aprile 1924. Il 14 agosto 1925 fa la prima professione religiosa. Muore il 14 agosto 1982 a Torino, Piccola Casa della Divina Provvidenza. E' sepolta ad Abbazia Pisani.

 

 

 

 

 

CECCHIN padre BASILIO MARIA (Lino) †

Ordine dei Servi di Maria

Figlio di Romano e Genoveffa Mazzocco, nasce ad Abbazia Pisani il 15 dicembre 1911. Viene battezzato due giorni dopo e riceve la cresima dal beato Andrea Giacinto Longhin, Vescovo di Treviso, a San Martino di Lupari (PD) il 25 aprile 1918.

Viene accolto a quattordici anni come probando presso l’Istituto Missioni di Monte Berico e inizia il noviziato il 27 settembre 1928 a Santa Maria del Cengio di Isola Vicentina, dove emette la professione semplice il 28 settembre 1929. Prosegue gli studi liceali filosofici nel convento della Beata Vergine delle Grazie in Udine e i primi due anni della teologia nel convento di Santa Maria di Monte Berico, dove pronuncia i voti solenni il 6 gennaio 1933. Completa gli studi teologici presso la Facoltà Teologica di Innsbruck e viene ordinato sacerdote il 20 gennaio 1935.

Rientrato in provincia, per tre anni è nel convento di Sant’Elena in Venezia (1937-1940), e poi, a più riprese, nel convento della Beata Vergine delle Grazie in Udine, negli anni 1940-1943, 1946-1949, 1950-1953. Durante l’occupazione tedesca, è di famiglia nel collegio San Giuseppe di Follina, dove, grazie alla conoscenza della lingua tedesca, riesce ad ottenere che i giovani professi della provincia siano risparmiati dalla fucilazione e dalla deportazione. Dal 1953 al 1957 è nella comunità di noviziato a Santa Maria del Cengio di Isola Vicentina, dove ricopre anche l’ufficio di priore e, per dodici anni, a Pietralba (1949-1950 e 1970-1982) dove è priore per un triennio. Negli anni 1957-1970 e poi dal 1982, fino alla morte, è nella comunità di Santa Maria dei Servi in San Carlo di Milano.

Uomo appassionato della cultura, ha prima letto e poi dotato le biblioteche dei conventi, dov’è stato di famiglia, di opere letterarie, filosofiche e teologiche di gran valore. Negli ultimi anni, si è dedicato quasi esclusivamente alla lettura della Bibbia dei Santi Padri. Nonostante la sua difficoltà di comunicativa, nella conversazione fraterna, lascia trasparire la ricchezza culturale e spirituale, frutto delle sue assidue letture meditazioni. È un religioso fedele agli impegni comunitari ed esemplare per la disponibilità con cui ha sempre accettato i frequenti trasferimenti per venire in aiuto alle necessità delle comunità. Ricopre i compiti di insegnante di latino e greco, di coadiutore parrocchiale ed esercita dovunque il ministero della riconciliazione e della predicazione.

Per tutta la sua vita ha sempre goduto di buona salute ed era riconoscente al Signore per la longevità concessa ai suoi genitori, che si sono spenti in questi ultimi anni: il papà all’età di 92 e la mamma all’età di 97 anni.

Accusa i primi sintomi del male durante l’estate del 1986. I risultati delle analisi rivelano la presenza di un tumore all’esofago. Il successivo intervento chirurgico, cui è sottoposto verso la metà del mese di dicembre dello scorso anno, accerta, purtroppo, l’esistenza di una metastasi in atto.

Informato della gravità del suo stato di salute, ha accolto con profonda fede la volontà del Signore, mantenendo una grande serenità e continuando il ritmo comunitario di vita fino a due giorni prima della morte. A chi gli chiede come si sente, risponde: «…come Maria ai piedi della croce…». Una emorragia con blocco renale lo ha condotto presso l’Ospedale Policlinico di Milano, in due soli giorni alla morte, alle ore 7.30 del 28 marzo 1987.

Le esequie hanno avuto luogo nella chiesa di San Carlo in Milano. Presiedeva il Priore provinciale, presenti numerosi frati della Provincia, alcune sorelle Serve di Maria, membri dell’Ordine Secolare Servitano, i familiari e un buon gruppo di fedeli.

La salma di padre Basilio è stata inumata nella tomba dei Servi nel Cimitero di Milano.

CERON suor DELFINA

Figlie di Maria Ausiliatrice

 

Missionaria in Rwanda.

 

 

 

 

CONTE padre VITO (fra FIDENZIO da Abbazia Pisani) †

Ordine dei Frati Minori Cappuccini

Ultimo di nove figli, nasce ad Abbazia Pisani il 2 aprile 1925 da Angelo Conte, originario di Chioggia (VE) e Maddalena Teresa Schiro, originaria di Cogollo del Cengio (VI). Viene battezzato il 5 aprile dal curato don Giacomo Zardo e riceve la Cresima a San Martino di Lupari il 20 maggio 1933 dal beato Andrea Giacinto Longhin.

Entrato nell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, veste a Bassano del Grappa (VI) l'abito francescano il 7 settembre 1941, assumendo il nome di fra Fidenzio da Abbazia Pisani. Lo stesso giorno inizia il noviziato che lo porta ad emettere i voti temporanei l'8 settembre dell'anno successivo. Quattro anni dopo, il 5 maggio 1946, al Santuario della Madonna dell'Olmo a Thiene (VI) fa la professione perpetua, proseguendo poi gli studi teologici al Convento del Ss.mo Redentore a Venezia. Riceve nella Basilica di San Marco l'ordinazione sacerdotale per l'imposizione del Patriarca di Venezia, mons. Carlo Agostini il 26 marzo 1950, celebrando la Prima Messa ad Abbazia il 21 luglio successivo.

La Congregazione definitoria della Provincia Veneta dei Frati Minori Cappuccini, tenutasi a Rovigo il 21 gennaio 1954, sceglie i religiosi da inviare missionari nella missione che l'Ordine ha aperto in Angola. Fra questi vi è fra Fidenzio. Così, il 30 maggio saluta la Parrocchia di Abbazia con il discorso di addio pronunciato da padre Vincenzo da Magredis. Da Abbazia si congedò definitivamente la mattina del 7 agosto 1954. Seguì il viaggio verso Oporto (Portogallo) da cui salparono sulla naave Ulige il 22 novembre 1954 arrivando a Luanda (Angola) alle 6 del mattino del 3 dicembre 1954. Il resto è una storia commovente, affascinante e stimabile storia di cinquant'anni di missione.

Rientra in Italia urgentemente nel 2003, privo di coscienza a seguito di un'infezione cerebrale da cui si rimette e ciò gli permette di dedicarsi con passione e fede al ministero della Riconciliazione presso il Convento della S. Croce in Padova, conosciuto nel mondo come il convento dove visse e svolse il suo apostolato san Leopoldo Mandic.

Da lì, venne trasferito nel 2015 nell'Infermeria per i frati ammalati a Conegliano (TV), presso il Convento di S. Antonio dove serenamente, assistito con carità dai confratelli, compì l'ultimo viaggio poco dopo la mezzanotte di martedì 16 ottobre 2018. Il funerale si svolse ad Abbazia Pisani presieduto da padre Roberto Tadiello, ministro provinciale, con la concelebrazione di quattordici confratelli. La sua salma riposta nel locale cimitero.

CUSINATO sorella MICHELA

Discepole del Vangelo

Risiede a Castelfranco Veneto (TV)

 

 

 

 

 

DE BIASI suor CLAUDIA del Sacro Cuore (Maria Antonia) †

Suore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo

Figlia di Pietro e Giuseppina Gallo, nasce ad Abbazia Pisani il 10 marzo 1886. Entra nella Piccola Casa il 23 maggio 1905. Veste l'abito religioso il 3 maggio 1906 ed emette i primi voti il 17 luglio 1907. Muore a Torino il 29 settembre 1946.

 

 

 

 

 

DE BIASI don LUIGI †

Diocesi di Treviso

Figlio di Pietro De Biasi detto "Cadore" e di Giuseppina Gallo, era nato nella parte della parrocchia originaria di Abbazia Pisani, poi diventata di Borghetto di San Martino di Lupari, il 15 aprile 1907. Fu battezzato dal curato di Abbazia Pisani, don Giovanni Battista Torresan, il giorno stesso della nascita. Il 6 maggio 1915 ricevette la Cresima. Entrato in Seminario a Treviso, vesì l'abito clericale il 15 agosto 1925 e fece la Prima Tonsura l'8 dicembre 1926. Fu ordinato sacerdote a Treviso il 6 luglio 1930 dal vescovo di Treviso, il beato Andrea Giacinto Longhin e celebrò ad Abbazia la sua prima S. Messa solenne la successiva domenica 13 luglio 1930. Inviato come vicario parrocchiale a Cavrie. Nell'ottobre 1931 fu assegnato al Collegio Vescovile Pio X in Treviso come assistente degli studenti e nel 1934 fu inviato in Francia dal vescovo, il beato Longhin, con l'incarico di missionario per gli emigranti, prima a Parigi e poi a Marsiglia. Con questo incarico dal 1949 al 1971 fu imbarcato nelle navi della Marica Mercantile "Michelangelo" e "Achille Lauro". Quindi, prima di rientrare in diocesi per ragioni di età, fu ancora missionario per gli emigrati, dal novembre 1971 all'ottobre 1972, in Germania a Barmen-Wuppertal. Ebbe dalla Santa Sede le onorificienza pontificie di Cappellano di Sua Santità nel 1952 e di Prelato d'onore nel 1972. Rientrato in diocesi, si mise a disposizione del Vescovo per dare il suo aiuto pastorale dove fosse richiesto, con un intermezzo di due anni (maggio 1973 - luglio 1975) di vita missionaria nelal nsotra missione di AMbam in Cameroun. Nel 1984 prese dimora presso la Casa del Clero di Treviso, continuando il suo servizio pastorale alle parrocchie sempre con giovanile entusiasmo e totale generosità. Fu chiamato dal Signore alle nozze eterne nelle prime ore del 9 aprile 1995 nella Casa del Clero di Treviso. Il suo funerale, presieduto dal vescovo diocesano mons. Paolo Magnani, con la partecipazione del vescovo emerito mons. Antonio Mistrorigo e di molti sacerdoti e fedeli, ebbe luogo il 12 aprile nella chiesa parrocchiale di Borghetto, nel cui cimitero venne poi tumulata la sua salma.

DE FRANCESCHI padre GIOVANNI PIETRO †

P.I.M.E.

Nato ad Abbazia Pisani il 25 ottobre 1941 da Emilio e Giuseppina Facco, fu battezzato da don Pietro Andreatta il giorno successivo. Venne ordinato suddiacono il 17 dicembre 1966, diacono l'11 marzo 1967 e finalmente sacerdote il 9 luglio 1967. Dopo otto anni di servizio missionario in Italia, parte per la Costa d'Avorio nel 1975. La sua missione aveva avuto in particolare il volto dell'inculturazione della fede nella lingua della tribù dei Baoulé. Muore in Costa d'Avorio l'1 maggio 2014.

Così appena qualche mese della morte, padre Piero Gheddo riassumeva in un suo intervento questo impegno missionario di padre Giovanni: "In Costa d'Avorio, padre Giovanni De Franceschi del Pime si è affermato come studioso della tribù e della lingua dei Baoulé con diverse pubblicazioni su questa tribù maggioritaria nel paese. Ha imparato il baoulé, lingua non scritta, che richiede anni di impegno. In genere i missionari parlano il francese che è studiato e capito, almeno nei termini e concetti comuni, da buona parte degli africani, ma padre Giovanni mi dice: «Parlare e capire bene una lingua africana vuol dire penetrare nel loro mondo storico, tradizionale, religioso, conoscere i proverbi e le parabole, che sono la base della saggezza e della cultura popolare. Secondo la mia esperienza, la cosa più importante per il missionario è sapere bene la lingua locale, che è l'anima di un popolo. Quante volte mi sono sentito dire: "Tu capisci bene quel che diciamo, la nostra mentalità, i nostri problemi. Ormai sei uno di noi". Questo è il più bell'elogio che il missionario può attendersi dalla sua gente. Anche i pagani vengono ad ascoltarmi quando predico e parlano volentieri con me, mi invitano a bere il vino di palma, diventiamo amici, parliamo di tutti i loro problemi".

DE FRANCESCHI suor VALENTINA

Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù

Risiede ad Asti.

 

 

 

 

 

FAVARIN don ETTORE 

Diocesi di Padova

Nato ad Abbazia il 4 febbraio 1932, quinto di dieci fratelli. Presto la sua famiglia si era trasferita a Piazzola sul Brenta. Probabilmente le condizioni economiche della numerosa famiglia spinsero don Ettore a frequentare da esterno le prime classi delle medie nel “seminarietto” presso il Seminario Maggiore di Padova. Continuò poi a Thiene (VI) e a Padova. Ordinato sacerdote per la Diocesi di Padova l’8 luglio 1956 dal Vescovo mons. Girolamo Bortignon, fu da questi invitato ad iscriversi presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Padova. Nel 1966 si spostò a Padova come cappellano dell'Istituto Configliachi per i ciechi, così potè frequentare con più assiduità l'università e conseguire la laurea in lettere. Nel 1970 entra come insegnante nel Collegio Barbarigo, dove resterà fino alla malattia. Dal 1985 al 1994 è stato anche preside delle scuole medie del Barbarigo, svolgendo il suo compito con grande senso di responsabilità, che si manifestava nella continua presenza. Sotto la sua presidenza entrarono le prime alunne, nella scuola che fino allora era solo maschile. Terminato l'incarico dell'insegnamento don Ettore si prestò a collaborare con mons. Franco Costa nell'Ufficio scuola diocesano, contribuendo, con la sua scrupolosa diligenza, a dare ordine all'archivio. In tutti questi anni alla domenica don Ettore fu impegnato come cooperatore festivo in varie parrocchie, le ultime: Montà, Villafranca, Pieve di Curtarolo, Arsego, lasciando in ognuna un profondo ricordo. Non è facile stendere il profilo di una persona che ha cercato sempre di non apparire, di svolgere il proprio compito con diligenza, ma nell'ombra. In lui era evidente una linea che riteniamo sia alla base della spiritualità dei preti padovani in genere: essere più che apparire, fare più che parlare. Don Ettore era tendenzialmente schivo e riservato, ma capace di autentica socialità. Così i preti del suo anno di ordinazione ricordano che è stato lui a tenere i legami di fiducia con un prete che aveva lasciato il ministero e si trovava in condizioni di grande difficoltà. La sua riservatezza non gli ha impedito di coltivare forti legami familiari. Ha concluso il suo cammino terreno nella notte di mercoledì 21 marzo 2012 all'ospedale civile di Padova, affettuosamente assistito dalle sorelle e dai fratelli. Sorelle e fratelli che gli erano stati vicini anche negli otto anni in cui don Ettore era stato ospite dell'Opera della Provvidenza. Una grave emorragia cerebrale lo aveva fermato nel febbraio del 2004, alla vigilia del suo 72° compleanno ed era stato trovato al mattino nella sala da pranzo del Collegio Barbarigo, dove abitava. Tutte le cure e le terapie non erano valse a ridargli il movimento e la parola. Otto anni in carrozzella, potendo parlare solo con gli occhi. Eppure riusciva a comunicare con intensità, mostrando sempre una grande serenità. L'immagine che rimane più impressa di lui è quella dell'uomo sofferente, che non si lamenta, ma che ti accoglie col sorriso. La sua partecipazione quotidiana all'Eucaristia con gli altri preti ospiti dell'Opera è stata fonte di serenità e momento di offerta della sua vita di presbitero infermo. Crediamo che con tanta verità il Signore l'abbia accolto sulla porta del paradiso con le parole: vieni, servo buono e fedele, entra nel gaudio del tuo Signore. L'Eucaristia di ringraziamento, di suffragio, di commiato è stata celebrata sabato 24 marzo nella chiesa parrocchiale di Presina di Piazzola sul Brenta, presieduta dal vescovo mons. Alfredo Magarotto, perché il vescovo Antonio era impegnato nella visita pastorale nel vicariato di Thiene. Presenti, a nome del Barbarigo, il rettore don Cesare Contarini e mons. Floriano Riondato, che per molti anni ha collaborato con don Ettore.

FAVARIN suor SEVERINA (Ester Josefa) 

Figlie di San Giuseppe "del Caburlotto"

Figlia di Giuseppe e Rosa Salvador, nasce ad Abbazia Pisani il 29 dicembre 1906. Viene battezzata dal curato don Giovanni Battista Torresan il 4 gennaio 1907. Entra nell'Istituto fondato dal beato Luigi Caburlotto il 3 settembre 1925 e fa la vestizione dell'abito religio il 22 settembre 1926. Emette i voti per la prima volta il 22 settembre 1926.

Per due anni si dedica ai lavori domestici nella casa di fondazione a Venezia, località s. Giovanni Decollato. Nel 1930 l’obbedienza la invia in Brasile dove dapprima lavora nella cucina di S. Rita do Passa Quatro, poi in S. Paolo – nella comunità in Vila Matilde, a Porto Feliz e a Salto lasciando un ricordo bello di vita donata al Signore nella semplicità e nella saggia serenità di chi ha posto la sua fiducia nel Signore. Rientra in Italia nel 1957 e lavora per un decennio a Oderzo (TV), quindi a S. Giacomo di Veglia (TV) e a Codognè (TV). Ormai anziana, vive l'attesa dello Sposo nel silenzio e nella preghiera in Casa S. Giuseppe a Spinea (VE) dove si mostra sempre serena, gioviale e vivace.

Muore a questa vita il 15 dicembre 1991.

 

FAVARIN suor MARIA PRIMITIVA (Maria Irene) 

Figlie di San Giuseppe "del Caburlotto"

Nacque ad Abbazia Pisani da Ferdinando e Luigia Bertato l'11 marzo 1907 e ricevette il battesimo il 16 marzo 1907 dal curato, don Giovanni Battista Torresan. Entro nella congregazione assieme alla cugina suor Giuseppina il 3 settembre 1925 e anche lei vestì l'abito religioso il 22 settembre 1926. Professò la prima volta il 22 settembre 1927.

Per tutta la vita svolse il servizio delicato e difficile di cuoca, ed amò il suo lavoro e vi si dedicò con grande generosità, intervallando solo con la preghiera cui riservava larghi spazi ogni giorno. Prestò la sua opera a S. Polo in Venesia, al Collegio di Vittorio Veneto (TV), agli Istituti Zitelle e Solesin in Venezia. La sua vita si consumò nella fatica e nel sacrificio offerti con amore. Trascorse gli ultimi anni della sua vita nella Casa S. Giuseppe in Spinea (VE) testimoniando a tute le sorelle gioia della sua cnsacrazione al Signore. La sua serenità è stata per tutti coloro che l’hanno avvicinata e per le ragazze degli Istituti in cui ha vissuto, un dono di grazia che ispirava fede e confidenza, delicatezza  e disponibilità.

Si spense il 21 ottobre 1989 nella Casa S. Giuseppe a Spinea (VE).

FAVARIN padre SERGIO

FAVARIN padre SERGIO †

Missionari Saveriani

Nacque a Lovari di San Martino di Lupari (PD), in territorio della Parrocchia di Abbazia, il 12 aprile 1946. Visse la sua infanzia tra la famiglia, la scuola e l'oratorio parrocchiale. Al termine delle elementari egli scelse la via del sacerdozio e della missione ad gentes. Entrò quindi nella Scuola Apostolica di Vicenza nell'ottobre del 1958. Ivi frequentò le medie (1958-1961). Fece in seguito il ginnasio nella Scuola Apostolica di Zelarino (1961-1963), conseguendone la licenza. Il 2 ottobre 1963 fu ammesso al noviziato a San Pietro in Vincoli (RA). Emise la professione religiosa temporanea il 3 ottobre 1964 e poi riprese gli studi: il liceo classico a Tavernerio (1964-1967); la propedeutica (1967-1968) e la teologia (1970-1974). Negli anni 1968-1970 fece il prefetto nella Scuola Apostolica di Vicenza. Il 3 dicembre 1972 fece la professione religiosa perpetua. Fu ordinato presbitero a Parma il 30 settembre 1973. Fu quindi destinato alla Casa apostolica di Vicenza come promotore vocazionale (1974-1979) dove ricevette la destinazione alla missione in Burundi. Nell'ottobre 1979 lasciava l'Italia alla volta di Parigi dove, per otto mesi, studia intensamente il francese. Nell'ottobre 1980, arrivato in Burundi, tornò sui banchi di scuola per studiare il kirundi. Il 20 novembre 1981, assieme ad altri missionari, venne espulso dal governo burundese come "non desiderato". Rimase in Italia dieci mesi perché nell'ottobre 1982 fu destinato al Camerun-Ciad, "la missione della sua vita". Contemporaneamente gli fu affidata la responsabilità pastorale della parrocchia ciadese di Gounou-Gaya, dove rimane fino al 1991. Dal 1991 al 1997 assunse la grave responsabilità di superiore regionale della missione del Camerun-Ciad, periodo durante il quale avviò l'animazione e la formazione vocazionale. Dal 1997 al 1999 fu superiore della Casa della filosofia a Yaoundé; dal 1999 al 2001 della Casa di Bafoussan-Koptchou. Ritornato in Italia nel 2001, frequentò il Corso di Formazione Permanente a Tavernerio e, nel 2002, il Corso per Formatori a Roma. Al suo rientro, fu impegnato nei settori dell'animazione missionaria e vocazionale nelle Case del "Primo Anno di Formazione", dal 2002 al 2005 a Douala-Oyack, e dal 2005 al 2007 a Douala-Ngodi Bakoko. Riprese l'attività pastorale come viceparroco a Douala-Boko Plateau dal 2007 al 2011. Sin dall'inizio del 2011 fu colpito da un grave male che lo costrinse a rientrare in Italia a marzo. Dopo un primo ciclo di cure, poté riprendere il suo servizio sacerdotale ma, ai primi albori del 12 giugno 2012, ritornava "alle sorgenti della vita".

 

“Più conosci il Vangelo, più lo ami e più ti lasci prendere dall’autore: il Cristo, il quale ti conduce allora sempre più lontano... verso il Padre…” scrisse ad un cugino. E questa volta padre Sergio Favarin è andato più lontano rispetto alla sua amata Africa dove viveva da oltre trent’anni. È andato più lontano ma ora è anche vicinissimo a noi, nella comunione spirituale. Vicino alla sua famiglia, vicino alla sua missione, vicino alla nostra Parrocchia dalla quale è partito per il noviziato e alla quale è rimasto sempre molto affezionato, ritornandoci sempre volentieri. Con noi quest’anno ha condiviso le feste natalizie aiutando il parroco don Giuseppe nelle celebrazioni, felice di essere nuovamente in mezzo ad amici e parenti. Ci ha salutato pieno di speranza di tornare quanto prima in Camerun ma è stato chiamato alla Casa del Padre. A noi resta il ricordo affettuoso e riconoscente della sua bella testimonianza di sacerdote buono e fedele, di missionario generoso ed entusiasta, che ha saputo trasmettere a quanti lo hanno conosciuto gioia, fede e passione per l’Africa. Un ricordo che si fa prontamente preghiera perché nuove vocazioni nascano nelle nostre famiglie così da continuare a portare il Vangelo in tutto il mondo.

FAVERO suor Agostina Celeste (Santa Rosa) †

Suore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo

Figlia di Luigi e Maria Valesin, nasce ad Abbazia Pisani il 15 febbraio 1902. Entra nella Piccola Casa il 2 luglio 1932. Veste l'abito religioso il 12 luglio 1933 ed emette i primi voti il 10 giugno 1934. Muore a Torino il 10 giugno 1934.

 

 

 

 

 

FERRARO suor AGNESE (Teresa) †

Figlie della Sapienza

Nasce ad Abbazia Pisani da Giovanni e Ida Favarin il 9 luglio 1937. Viene battezzata quattro giorni dopo da don Vittorio Giacomello e riceve la cresima il 10 dicembre 1944 a San Martino di Lupari (PD) per l'imposizione delle mani del Vescovo di Treviso, mons. Antonio Mantiero.

Entrata nella congregazione delle Figlie della Sapienza, si laurea in lettere. Viene inviata per oltre un ventennio in una missione del Perù da cui è costretta a rientrare per le precarie condizioni di salute stabilendosi nella comunità che il suo Istituto ha a Sanremo (IM).

Così viene ricordata sul sito www.sanremonews.it (rif. 10.10.2018, ore 09.49): "Suor Agnese era una che amava stare fuori, tra le persone. Tra le comunità straniere, immersa e partecipe dei loro problemi. In un periodo in cui gli stranieri venivano ancora tristemente chiamati ‘clandestini’ (e badate bene erano tutti sbrigativamente clandestini, i rifugiati, gli studenti, i bambini, in attesa di permesso, insomma tutta la variopinta umanità che parlava una lingua diversa dalla nostra) lei, di ritorno da una lunga missione con le suore della Sapienza a Lima, in Perù, aprí una Casa di accoglienza e la intitolò alla ‘Virgen de Guadalupe’. Questo divenne presto un luogo dove bersi un thè, raccontare la propria storia, studiare italiano, computer, le leggi italiane, nozioni di assistenza agli anziani e maglieria. La cucina era disposizione e la porta sempre aperta: era un luogo per passare tempo assieme, conoscersi, fare festa, tanta festa. Tutti gli stranieri che arrivarono in quel periodo a Sanremo passarono dalla Casa di Suor Agnese, nella Pigna di Sanremo. Il sapore che rimane di quei giorni, è quello del coraggio e della profonda umanità di questa donna, che proprio nel momento dell'approvazione della legge Bossi Fini fece qualcosa che nessuno aveva il coraggio di fare e che adesso possiamo dire con certezza che fu l'inizio di un cambiamento e di un movimento all'interno della nostra città, fatto di aiuto concreto a chi si sposta in questo mondo iniquo per cercare una vita migliore o più sicura. Se c'è qualcosa di grande che rimane di quei giorni è la Festa dei Popoli, che lei ‘importò’ dalla sua Padova, e che ancora oggi celebra le differenze e inneggia alla Pace".

L'aggravarsi della malattia ha costretto le responsabili dell'Istituto a trasferirla nella casa di Castiglione Torinese (TO) dove muore la sera di domenica 7 ottobre 2018. I funerali vengono celebrati nella chiesa della stessa casa il martedì successivo e la salma tumulata accanto a quelle delle consorelle nel locale cimitero.

FERRARO suor TERESA BERTILLA (Angela) 

Figlie della Sapienza

Nata ad Abbazia Pisani l’11 luglio 1931 da Giovanni Ferraro e Ida Favarin.

È entrata nella Scuola Apostolica di Castiglione Torinese a 16 anni e nel 1950 inizia il cammino di formazione vero e proprio arrivando ad emettere i primi voti il 2 febbraio 1952.

È inviata a Roma per conseguire il diploma di Scuola Magistrale, terminati i quali, viene mandata a Gassino (TO) servendo nella scuola materna. Il 2 febbraio 1957 emette la professione perpetua.

Appassionata del canto e della musica lo stesso anno consegue il diploma in canto gregoriano che insegna alle giovani postulanti e novizie in formazione.

Nel ’75 va a Indiritto di Coazze (TO), dove è tra le fondatrici della Casa di Preghiera. La Madre generale accoglie la richiesta di entrare in un monastero di clausura per un’esperienza diretta di condivisione della vita della monache ma ciò non sarà possibile realizzare.

Nel ’76 si trasferisce a Menaggio (CO) e poi a Valperga (TO) dove si dedica alla musica, al canto e ad una serie di servizi a favore delle consorelle e degli anziani ospiti della locale Casa di riposo. A Valperga rimane 42 anni, fino al 2018, quando la casa viene chiusa.

Così raggiunge Castiglione Torinese dove l’8 febbraio 2022 accoglie la grande chiamata dello Sposo divino.

Semplice, concreta e gioiosamente consacrata a Dio, era aperta e disponibile, dedica tempo a chi ne ha bisogno. Non si lamenta della perdita di udito e della vista. Trascorreva tanto tempo in preghiera e ha saputo affidarsi sempre e in tutto al Signore. Il suo sorriso era sincero e apprezzato da tutti.

Ora in cielo canta le lodi di Dio e segue i suoi famigliari con la preghiera e l’affetto.

FERRONATO suor GESUINA (Giuseppina) 

Nasce il 19 marzo 1903 a San Martino di Lupari.

Muore il 29 marzo 2009 a Codogno (LO).

E' sepolta ad Abbazia Pisani.

 

 

 

 

FERRONATO fra GIOVANNI 

Ordine dei Frati Minori Conventuali

Nato il 24 novembre 1944 ad Abbazia Pisani da Erino e Anna Favarin. Nel 1956 entra nel seminario di Camposampiero. Il 24.09.1964 fa la professione temporanea e il 24.09.1967 quella solenne a Brescia. Dal 1964 al 1965 è al Convento del Santo a Padova. Nel 1965 fino al 1971 è a Brescia. Dal 1971 al 1977 è a Camposampiero. Nel 1977 torna al Convento del Santo a Padova. Nel 1978 passa ad Arsio di Brez. Nel 1982 fino al 1993 risiede di nuovo a Brescia per poi passare a Padova all'Immacolata. Il 15 febbraio 2002 muore nel convento di S. Pietro di Barbozza. I funerali sono stati celebrati nella basilica di S. Antonio in Padova. È sepolto nel cimitero di Abbazia.

Fra Giovanni ha svolto con diligenza e passione servizi semplici, ma anche impegnativi, come assistente dei nostri seminaristi, come sacrestano e portinaio, ed altri compiti legati alla vita conventuale. In ogni incarico portava il suo contributo personale, caratterizzato da interesse e da una certa inquietudine, dettata dal desiderio di migliorare le modalità del rapportarsi con gli altri e di rendere il comune impegno più fruttuoso. Questo suo stile personale è emerso più chiaro nell’ultima attività, svolta con generosità nella comunità del Messaggero, accanto alla basilica del Santo, dedicandosi per circa otto anni all’accoglienza degli associati. In questo servizio si è reso sempre disponibile, ascoltando e rendendosi utile in ogni necessità dei pellegrini. Il rapporto con il Santo lo ha maturato e preparato al passo finale, il passaggio alla “nuova vita”, avvenuto proprio nel festa della Traslazione di S. Antonio (detta “della Lingua”), il 15 febbraio. Il Santo, cui fra Giovanni era legato da devozione, lo avrà accolto in cielo assieme a tanti amici e confratelli.

 

FERRONATO suor ODILLA

Figlie di Maria Ausiliatrice

 

 

 

 

 

 

FERRONATO suor SILVANA

Figlie di Maria Ausiliatrice

 

 

 

 

 

 

GERON don GIUSEPPE 

Diocesi di Treviso

Nacque ad Abbazia Pisani il 31 marzo 1844 da Angelo Geron detto "Denaro" e Rosalia Lago. Venne battezzato il giorno successivo dal curato di Abbazia, don Santo De Santi. Fu ordinato sacerdote nel 1868. Fu cappellano a Zianigo (VE), a San Donà di Piave (VE) e fu vicario spirituale - cioè amministratore parrocchiale in sede vacante - a Cavasagra di Vedelago (TV). Dal 1884 fu parroco di Paderno di Ponzano (TV) e dal 1925 anche Vicario Foraneo della Congregazione di Postioma. Morì a Paderno di Ponzano il 7 marzo 1935.

 

GERON sorella LINA (Lina Antonia) †

Figlie della Madre di Gesù, del Movimento G.A.M.

Nasce ad Abbazia Pisani il 26 ottobre 1933 da Primo Geron e Giuditta Zaramella. Viene battezzata dal curato, don Pietro Andreatta, il 29 ottobre successivo e il 19 febbraio 1940 viene cresimata ad Abbazia dal Vescovo di Treviso, mons. Antonio Mantiero.

Nel 1953 entra nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e fa la professione religiosa emettendo i santi Voti il 6 agosto 1955 a Pella (NO).

Dopo aver prestato servizio in alcune case dell’Ispettoria novarese, viene trasferita a Chignolo Po in provincia di Pavia. In questa struttura per ragazzi minorati mentali, disadattati e caratteriali, dona il meglio di sé.

Come donna consacrata esprime la sua maternità spirituale donando agli assistiti amore e fiducia, tanto necessari per il loro recupero e reinserimento nella società.

Intorno agli anni 1974/75 Sorella Lina conosce Don Carlo De Ambrogio, fondatore del Movimento GAM, Gioventù Ardente Mariana, e ne rimane affascinata.

In seguito va maturando nel suo cuore una sempre maggiore consapevolezza che solo Gesù e la sua Parola divina, viva ed efficace, ricevuta e donata attraverso la mediazione della Madonna, Madre del Verbo fatto carne, può formare o ricostruire l’Uomo Nuovo.

Sperimenta nell’umile azione quotidiana il soffio dello Spirito Santo che la sospinge e quando intravede il nuovo compito che la Mamma Celeste le affida, decide senza tentennamenti e con la sicurezza dettata dalla fede, dicendo: “Sì, la Madonna mi vuole totalmente a sua disposizione nella sua opera di evangelizzazione”.

Così nella fede più genuina pronuncia il suo “eccomi” e il 22 agosto 1978 lascia l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e inizia con gioia il cammino che la Madonna aveva tracciato per lei. Sorella Lina farà sempre più suo il carisma e la spiritualità del GAM.

La nuova Comunità che va costituendosi prende il nome di “Figlie della Madre di Gesù”, ispirandosi al Vangelo di San Giovanni in cui la Madonna viene chiamata “la Madre di Gesù”. Il Vescovo di Alba Mons. Fausto Vallainc chiede a don Carlo De Ambrogio la presenza delle Sorelle Figlie della Madre di Gesù per l’animazione del Santuario Diocesano Madre della Divina Grazia del Todocco nel comune di Pezzolo Valle Uzzone (CN). Da allora Sorella Lina vive e opera nella casa del pellegrino annessa al Santuario.

Il Santuario del Todocco diventa presto un centro di spiritualità e di evangelizzazione. Diceva il fondatore don Carlo De Ambrogio: “Dal Todocco partono fiumi di Parola di Dio, fiumi di Luce per illuminare il mondo e molti giovani verranno qui a fare il pieno di Parola di Dio che dona certezza e gioia”.

Sorella Lina vivrà con crescente amore il dono totale di se stessa con spirito di filiale abbandono e con gioia, sempre sorridente e pronta ad ogni richiesta della Madonna per vivere in pienezza il suo invito: “Qualsiasi cosa Gesù vi dirà, fatela!”. E Sorella Lina ha riempito di acqua le giare perché noi ci abbeverassimo al vino nuovo e irrompente della Parola di Dio che “fa nuove tutte le cose”.

Nelle ultime settimane di vita, si era fatta carico nell’offerta e nella preghiera delle famiglie in difficoltà. Attendeva con serenità l’incontro definitivo con l’amato Sposo Gesù, ben assistita spiritualmente e confortata dai Sacramenti.

Sorella Lina è “passata da questo mondo al Padre” domenica 31 dicembre 2017, festa della Santa Famiglia di Nazareth. Il funerale viene celebrato al Santuario del Todocco, a Pezzolo Valle Uzzone (CN), il 2 gennaio 2018 con grande partecipazione di persone affettuosamente legate a sorella Lina.

MARCON don CARLO GIULIO 

Diocesi di Treviso

Figlio di Luigi e Giovanna Belia, è nato ad Abbazia Pisani il 4 ottobre 1892. Venne battezzato il 9 ottobre dal curato di Abbazia, don Antonio Brusaferro e ricevette la cresima il 23 apirle 1899 a Villa del Conte (PD) dal Vescovo di Padova, mons. Luigi Pellizzi. Fu ordinato sacerdote nel 1923. Fu cappellano al Duomo di Castelfranco Veneto (TV) e - dal 1932 - a Spinea (VE). Nel 1934, con la stessa mansione, passa a Zianigo (VE). A causa della persistente malferma salute, soggiornò nel 1938 ad Aquabona di Cortina d'Ampezzo (BL), nel 1939 Alleghe (BL) e nel 1940 a Belluno. Rientrato in diocesi nel 1942, fu nominato cappellano dell'Ospedale Civile di San Donà di Piave (VE) incarico che mantenne fino alla morte soppraggiunta il 14 maggio 1964.

 

MATTARA suor ELISABETTA della Provvidenza 

Suore di san Giuseppe Benedetto Cottolengo

Figlia di Evaristo e di Giuditta Calderaro, nacque ad Abbazia Pisani il 9 marzo 1917. Al battesimo, celebrato dal curato di Abbazia Pisani, don Giovanni Battista Torresan, l'11 marzo, gli furono dati i nomi di Amabile Maria. Fu cresimata dal novello Vescovo di Padova, mons. Elia Dalla Costa, a Villa del Conte il 15 ottobre 1923. Entrata in congregazione, emise la Prima Professione Religiosa il 17 luglio 1937. Svolse la sua missione nel Seminario di Modena per tredici anni dall’agosto 1937, nelle Case di Riposo di Roma “Cottolengo” per due anni, Noventa Padovana (PD) dal settembre 1952 per dieci anni, Mede Lomellina (PV) dall’ottobre 1962 per ventinove anni e Ponte di Piave (TV) “Cottolengo” dal settembre 1991 per nove anni. Nel settembre 2000 è stata trasferita nella Casa “Cottolengo” di Venezia con le Suore anziane da dove, il 21 febbraio 2013, alle 6.10, è tornata al Padre. Dopo il funerale celebrato lunedì 25 febbraio, alle ore 10.00, nella Cappella della stessa Casa, la salma di suor Elisabetta è stata portata nella chiesa parrocchiale di Abbazia Pisani, dove alle 15.00, è stata celebrata la santa Messa prima della sepoltura nel cimitero locale.

MATTARA don GIUSEPPE 

Diocesi di Treviso

Nato il 15 maggio 1884 ad Abbazia Pisani da Venceslao e Giovanna Dengo. Viene ordinato sacerdote il 25 luglio 1909 a Salzano dal beato Andrea Giacinto Longhin, Vescovo di Treviso. Dal 1909 al 1911 è cappellano a S. Bona di Treviso e dal 1911 al 1913 a San Zenone degli Ezzelini (TV). Dal 1913 al 1921 fu parroco di Villorba. Dal 1921 al 1963, svolse il suo ministero sacerdotale come arciprete di Vedelago. Nel 1945 fu nominato Canonico Onorario della Cattedrale di Treviso e nel 1958 venne insignito dall’Amministrazione Comunale di Vedelago della Medaglia d’oro e dal Capo dello Stato della Commenda al merito della Repubblica. Il 24 febbraio 1963 morì dopo una lunga infermità edificatamente sopportata. E' sepolto nel cimitero comunale di Vedelago.

MATTARA suor PRASSEDE GIUDITTA (Antonia Santa) 

Suore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo

Figlia di Evaristo e Giuditta Calderaro, nasce il 31 marzo 1915 ad Abbazia Pisani. L'1 aprile viene battezzata da don Giovanni Battista Torresan, curato di Abbazia. Il beato vescovo Andrea Giacinto Longhin le conferisce la Cresima il 25 febbraio 1923 a San Martino di Lupari. Entrata in congregazione, l'11 settembre 1935 fa la prima professione religiosa. Muore all'Ospedale Civile di Motta di Livenza (TV) il 22 agosto 1997.

 

 

 

MAZZON suor MARIA GIULIA

Francescane Missionarie del Sacro Cuore

Missionaria nella Repubblica Centrafricana.

 

 

 

 

 

MELCHIORI madre ERNESTA 

Figlie della carità (Canossiane)

Nasce il 14 novembre 1903 ad Abbazia Pisani da Rodolfo e Costanza Fior. Muore il 12 giugno 1980 e viene sepolta ad Abbazia Pisani.

 

 

 

 

MENZATO don GIUSEPPE

Giuseppini del Murialdo

Risiede e presta servizio presso la Parrocchia dei Santi Martino e Rosa in Conegliano Veneto (TV).

 

 

 

 

 

MORANDIN padre LUCIANO 

P.I.M.E.

Nato il 13 dicembre 1940 ad Abbazia Pisani da Guglielmo e Angela Melchiori. Era entrato nel Pime a Treviso il 12 ottobre 1951 . Aveva fatto il giuramento perpetuo il 29 marzo 1963 e il 14 marzo 1964 era stato ordinato sacerdote. Il 29 settembre 1969 era stato destinato al Brasile Sud, dove aveva ricoperto vari incarichi. E´stato coadiutore a Sertanopolis, e in seguito anche a Ibiporã con una parentesi in Amapá. Ha coperto vari incarichi di animazione vocazionale e direzione spirituale nei nostri seminari: dapprima in Assis, poi a Brusque e Palhoça ed anche in Italia a Preganziol. Era stato anche rettore della casa regionale del Brasile Sud a São Paolo (Vila Missionária) e ultimamente rettore della casa Rainha dos Apostolos a Ibiporã. Proprio in questi giorni aveva lasciato la comunitá per spostarsi in seminario a Brusque come nuovo padre spirituale del corso di propedeutica e filosofia. Colto da un improvvviso malore, é stato ricoverato urgentemente all'UTI di Brusque, e in poco tempo si é spento nel Signore l'8 febbraio 2010, alle ore 16:00 all'ospedale di Brusque (SC), per ictus cerebrale. E' sepolto nel cimitero de Ibiporã.

NALOTTO don LUIGI †

Diocesi di Padova

Nato il 23 agosto 1883 e morto a Marendole di Monselice (PD) il 4 dicembre 1976.

 

 

 

 

 

NICHELE suor IRENE 

Nata il 21 settembre 1897. Deceduta il 28 dicembre 1984. E' sepolta ad Abbazia Pisani.

 

 

 

 

 

 

 

PALLARO suor RINA

Suore Dorotee Figlie dei Sacri Cuori (di Vicenza).

Risiede a Mestre Venezia.

 

 

 

 

 

POLI AGATA RESTIVA

Associazione "Santa Famiglia di Nazareth" - Movimento FAC

Figlia di Marziale e di Linda Tommasello, è nata ad Abbazia Pisani l'11 novembre 1934. Fu cresimata a Camposampiero (PD) dal Vescovo di Treviso, mons. Antonio Mantiero, il 10 ottobre 1943. Emigrata in Lombardia con la famiglia, entrò nel Movimento FAC nel 1965. Risiede a Roma.

 

 

 

POLI padre CANDIDO FERDINANDO †

Comboniani

Figlio di Sante e di Serafina Panozzo, nacque ad Abbazia Pisani l'11 dicembre 1923. Fu cresimato a Camposampiero (PD) dal Vescovo di Treviso, il beato Andrea Giacinto Longhin, l'8 settembre 1931. Ha studiato fino alla 4ª Ginnasio nel Seminario di Treviso, passando poi ai Missionari Comboniani. Ordinato sacerdote l’11 giugno 1949, è partito per il Brasile Nord Est (Maranhão) l´11 novembre 1952.

Nel 1962 viene inviato in Portogallo dove rimane diciotto anni: nove come parroco a Paço de Arcos, alle porte di Lisbona, e nove in due Seminari Minori. Amante della musica, ha sempre insegnato a cantare e non sopporta - come dice lui - "...Messe secche, cioè di pali in piedi e labbra cucite...". Amante pure della Psicologia e della Parola del Signore. In Portogallo si avvicina al Movimento dei Neo-Catecumenali.

Nel 1978 ritorna in Brasile, dove lavora in parrocchia fino ai settantotto anni suonati. A Teresina (Piaui) svolge il ministero di confessore per due ore al giorno, per i successivi undici anni. Si trasferisce, infine, a São Luís (Marnhão) dove attende "...l'ultima chiamata pregando un po' e consultando internet. Felice di essere prete, felice di essere missionário. Felice di avere dato tutto: sono senza voce!".

Compie la sua Pasqua a Sao José do Rio Preto (Brasile) dove vive gli ultimi anni il 24 maggio 2021. E' sepolto in Brasile.

SALVALAGGIO don GIOVANNI

Diocesi di Treviso

Risiede a Treviso, in Parrocchia di San Lazzaro.

 

 

 

 

 

SANTINON sorella AGNESE

Figlie della Madre di Gesù, del Movimento G.A.M.

Risiede al Santuario del Todocco, a Pezzolo Valle Uzzone (CN).

 

 

 

 

 

SANTINON don ANGELO

Diocesi di Treviso

Risiede a Treviso, in Casa del Clero.

 

 

 

 

 

SANTINON suor ERMELINDA

Figlie di Maria Ausiliatrice

Risiede a Roppolo Castello (BI).

 

 

 

 

 

SANTINON suor GINA 

Figlie di Maria Ausiliatrice

Figlia di Pietro e Anna Bonaldo, era nata ad Abbazia Pisani il 21 febbraio 1932 e battezzata il 25 dello stesso mese dal curato, don Pietro Andreatta. Il 19 febbraio 1940 viene cresimata ad Abbazia dal Vescovo di Treviso, mons. Antonio Mantiero. Ha emesso i voti religiosi nella congregazione salesiana delle Figlie di Maria Ausiliatrice a Pella (Novara), il 5 agosto1955. La vocazione di suo Gina matura in famiglia e nella vita della Parrocchia dove si inserisce con gioia. Il suo cammino vocazionale continua poi nel Convitto “Rotondi” di Novara, diretto dalla FMA, dove viene mandata nel 1947 per trovare lavoro e portare il suo contributo in famiglia. Vi rimane per qualche anno, quindi nel 1952 viene accolta a Novara Immacolata come aspirante. Vive il tempo del postulato a Novara e il noviziato a Pella (Novara). Dopo la professione religiosa viene inserita per due anni nella comunità “Maria Ausiliatrice” di Torino, per frequentare il corso di Infermiera Professionale presso l’Ospedale Cottolengo. Nell’anno 1957-1958 è a Pavia “Lega del Bene”, come assistente dei ragazzini ospiti della casa-famiglia, quindi parte per la missione. Dal 1958 al 1976 sarà a Barreiro, in Portogallo, come missionaria e infermiera. Ritorna poi in Italia e continua a prestare il suo servizio di infermiera, successivamente nelle comunità di Rivalta “L Vicuna”, Orta S. Giulio”, Pavia “M. Ausiliatrice” e Pella. Svolge il suo lavoro con molta diligenza e cura: la precisione é la sua caratteristica, così come la decisione e la sicurezza nei modi. Si dimostra comunque disponibile, caritatevole e di buon cuore. Dal 1989, per motivi di salute, può rallentare un poco la sua attività e trascorrere un anno nella casa di Borgomanero in riposo. Riprende poi, dal 1991 al 2002, il suo servizio di infermiera nella casa delle sorelle anziane di Orta San Giulio; quindi trascorre nuovamente un anno in riposo nella casa di Roccavione (Cuneo). Infine, dal 2003 viene a far parte della comunità di Roppolo, dove per alcuni anni si dedica al guardaroba in aiuto alle sorelle anziane e si rende disponibile come autista. Infine vi rimane in riposo e cura.  Suor Gina – ricordano le sue consorelle - era molto precisa e ordinata nel lavoro, che svolgeva con cura e diligenza. Certamente non è stata una piccola sofferenza per lei, abituata ad essere forte e sicura di sé, doversi adattare alla malattia ed imparare a dipendere dalle consorelle. Ma suor Gina era una donna di fede e di pietà, pregava molto: finché le fu possibile era assidua alla preghiera della comunità. Nel tempo della malattia, dall’intenso incontro con Gesù, partecipando alla sua Passione e facendo esperienza della sua povertà, ha imparato a ringraziare per ogni gesto di attenzione che riceveva.

Muore di prima mattina il 27 settembre 2017 e viene sepolta nel locale cimitero.

SANTINON suor LIDIA

Figlie di Maria Ausiliatrice

Risiede all'Istituto "Maria Ausiliatrice" a Pella (NO).

 

 

 

 

 

SANTINON suor PIERA (Luigia) 

Suore della Carità di santa Giovanna Antida Touret

Nasce ad Abbazia Pisani il 25 giugno 1940. Quinta di sette figli di Pietro Santinon e Anna Bonaldo, viene battezzata il 29 giugno successivo con il nome di Luigia. L’1 novembre 1947, a San Martino di Lupari, riceve il sacramento della Cresima da monsignor Antonio Mantiero, Vescovo di Treviso.

Nel 1959 entra in noviziato, nella congregazione delle Suore della Carita fondate in Francia da santa Giovanna Antida Thouret alla fine del 1700 e che, tutt’oggi, si dedicano all’istruzione ed educazione cristiana della gioventù, all’assistenza di malati e carcerati e alle opere parrocchiali.

Secondo il carisma della congregazione, nel 1960 emette i voti temporanei di castità, povertà, obbedienza e servizio ai poveri, secondo il Carisma della Congregazione. L’8 settembre 1968 fa la sua professione religiosa definitiva.

Formatasi come infermiera professionale, con specializzazione nella cura di malattie tropicali, spende tutta la sua vita a favore dei malati dapprima in Italia, dal 1962 al 1983, all’Ospedale Mauriziano di Torino e poi in Africa.

È, infatti, il 1983 quando i superiori la inviano nel Sudan, mettendo a rischio la sua vita a causa della guerra e della criminalità. Per dieci anni lavora all’Ospedale militare di Karthum.

Successivamente viene inviata a Nyala, nel Darfur, una zona particolarmente segnata dal fenomeno della desertificazione dove rimane per diciannove anni. Sono gli anni in cui si dedica completamente all’assistenza sanitaria alla popolazione oppressa prima dalla fame e siccità, poi dalla guerra civile. Con l’automobile percorre migliaia e migliaia di chilometri per visitare i villaggi e i campi profughi in una regione vasta quanto la Francia. Il suo dispensario arriva ad assistere fino a 35.000 persone.

Anni duri se non durissimi – come ella stessa ammetterà più volte – per la precarietà di dover assistere gli ammalati anche gravi con poche e improbabili dotazioni sanitarie e per il continuo pericolo di essere vittima dei banditi che, una volta, sono arrivati a sequestrare l’auto della missione.

Nel 2012 è scelta per avviare la nuova missione a Rajaf, nel Sud-Sudan che – proprio in quegli anni – muove i primi passi da stato indipendente e sovrano.

Gli anni di missione in una delle zone più povere del pianeta minano la sua salute fisica per cui è costretta a rientrare definitivamente in Italia nel 2014 risiedendo nella casa di riposo per suore anziane di Giaveno, in provincia di Torino.

Il 3 marzo ultimo scorso compie il grande passaggio da questo mondo al Padre. Il suo cuore malandato ha smesso di battere.

Le consorelle sono certe che suor Piera, dall’alto, continuerà con la preghiera la sua missione in terra d’Africa perché i poveri possano godere ancora per molto tempo del dono generoso che esse vivono ogni giorno.

SEGATI suor GIUSEPPINA ILLUMINATA di Gesù (Ema Maria) 

Suore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo

Figlia di Giuseppe Segati e di Maria Cervellin, nacque il 20 maggio 1917. Il 23 maggio, il curato di Abbazia Pisani, don Giovanni Battista Torresan, le conferì il battesimo e il 16 settembre 1926, in occasione della solenne dedicazione della chiesa parrocchiale - ricevette la Cresima per le mani del Vescovo di Treviso, il beato Andrea Giacinto Longhin.

Entrata in congregazione il 6 maggio 1935, veste l'abito religioso il 2 gennaio 1937. Fa la prima professione religiosa il 3 gennaio 1938. Muore il 20 ottobre 1974 a Torino.

Prestò servizio come vegliante in maternità all’ospedale “Maria Vittoria” per trentacinque anni e fu veramente «angelo» per tante mamme e tanti piccoli. Rientrata in Casa Madre aiutò un po’ in Casa Pia. Fu esemplare nella sofferenza e parlava della morte con tanta edificazione e abbandono.

SEGATI suor MARIA della Risurrezione (Irene) 

Suore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo - clausura

Monastero "Adoratrici del Preziosissimo Sangue di Gesù"

Figlia di Giuseppe e di Maria Cervellin, nasce il 27 febbraio 1901 ad Abbazia Pisani. Il 27 luglio 1919 entra nella Piccola Casa e veste l'abito religioso il 3 luglio 1921. Emette i primi voti il 7 luglio 1922. E' morta il 25 gennaio 1990 a Giaveno (TO) nel cui cimitero locale è sepolta.

 

 

SEGATI suor PAOLA FRANCESCA (Emma) †

Suore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo

Figlia di Francesco e Paola Stocco, nasce ad Abbazia Pisani il 2 gennaio 1896. Entra nella Piccola Casa il 15 aprile 1912. Veste l'abito religioso il 17 luglio 1913 ed emette i primi voti il 28 agosto 1914. Muore a Torino il 17 aprile 1957.

 

 

 

 

 

SEGATI suor PAOLA ROSINA (Maggiorina Maria)

Suore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo

Figlia di Rodolfo e Rosa Marcon, nasce ad Abbazia Pisani l'1 dicembre 1934. Veste l'abito religioso il 25 aprile 1957 ed emette i primi voti il 26 aprile 1958. Fa la professione perpetua il 7 ottobre 1963. Attualmente risiede ed opera a Torino, presso la Piccola Casa.

 

 

 

SECURO suor ROSA

Figlie di Maria Ausiliatrice

Risiede a Novara.

 

 

 

 

 

STOCCO suor MARIA IDELFONSA (Angela) †

Suore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo

Figlia di Francesco e Giuditta Mattara, nasce ad Abbazia Pisani il 27 aprile 1886. Entra nella Piccola Casa il 12 gennaio 1911. Veste l'abito religioso il 17 luglio 1912 ed emette i primi voti il 17 luglio 1913. Muore a Torino il 16 marzo 1959.

 

 

 

 

 

TESSARI suor ANTONIETTA IMELDA 

Figlie di Maria Ausiliatrice

Nasce a San Martino di Lupari (PD) il 6 marzo 1932 da Luigi Tessari e Teresa Zulian. Successivamente la famiglia si trasferisce ad Abbazia Pisani dove viene cresimata il 19 febbraio 1940 da S. E. mons. Anotnio Mistrorigo, Vescovo di Treviso.

Riceve dalla famiglia un buon esempio di vita cristiana e di lodevole pratica religiosa. Vive con entusiasmo la vita parrocchiale ed è iscritta all'Azione Cattolica. A nove anni è stata miracolata e guarita dalla polmonite, dopo aver ricevuto l'Unzione degli Infermi, grazie alla grande fede e alla preghiera dei suoi genitori che l'avevano affidata a sant'Antonio.

Quando aveva quattordici anni, il 10 aprile 1946, la morte venne a portare via il suo papà. Ricordava: "...da quel momento ho incominciato a comprendere il dolore...". Tre mesi dopo, per aiutare la famiglia, entrava nel Convitto di Novara diretto dalle Figlie di Maria Ausiliatrice, per lavorare come operaia nello stabilimento della ditta Rotondi.

Scriveva in una breve nota biografica: "Gesù certamente si è servito della mia indimenticabile assistente suor Giuseppina Pastore, che mi consigliava la riflessione e la preghiera fervorosa e frequente". Descriveva poi il cammino di maturazione suo e soprattutto della mamma: "Io ero convinta che Gesù mi chiamava, ma per il pensiero della mamma ho atteso cinque anni. La mamma, vedendomi così ferma e decisa nella mia idea, mi disse volentieri di fare come mi sentivo, che lei sarebbe stata contenta. Compresi subito il merito e ancor più il sacrificio che essa faceva privandosi dell'unica figlia. Ma subito anche pensai alla grazia grande che Dio mi aveva fatto ed io non esitai a rispondere con il mio fiat ["Sia (...avvenga di me come hai detto...) n. d. r.], promettendo a Gesù di adoperarmi sempre con zelo alla salvezza delle anime più abbandonate".

Il 31 gennaio 1955 è stata accolta in postulato nell'Istituto Immacolata di Novara, dove trascorse "serenamente il tempo della prima formazione nell'approfondimento dello spirito salesiano, in attesa della totale consacrazione". Ha vissuto il noviziato e fatto la prima professione a Pella.

Subito dopo, per i primi quindici anni, svolse la sua missione con lavori vari utili alla comunità e come addetta al guardaroba nelle case di Novara "Immacolata" e Pavia "Maria Ausiliatrice".

Poi, nel solo anno 1971-1972, è stata direttrice nella casa di Tromello (PV). L'anno seguente, inserita nelal comunità di Casale Monferrato (AL), si dedicò allo studio per conseguire il titolo di abilitazione all'insegnamento nelle scuole del Grado Preparatorio.

In seguito, per quarant'anni (1973-2013), si dedicò ai piccoli della scuola materna e alle loro famiglie: "Posso affermare - scriveva - che ho sempre insegnato con entusiasmo e amore ai bimbi della scuola materna e ai gruppi di catechismo che mi venivano affidati".

In questa sua missione è passata in diverse case nella zona di Novara e di Pavia: Mede (PV), Pavia "Maria Ausiliatrice", Premosello, Novara "Immacolata", Palestro (PV), Crusinallo. In alcune di queste comunità è stata anche direttrice, complessivamente per dodici anni.

Gravellona Toce (VB) è stata l'ultima casa che l'ha vista in attività per dieci anni (2003-2013) ed in riposo per altri due: da qui, ogni giorno, raggiungeva la Scuola Materna di Crusinallo (VB), con sacrificio per questo lungo 'pendolarismo', ma ottenendo un grande apprezzamento dalla presidente della scuola, dagli amministratori e dalle famiglie.

Suor Imelda era persona saggia, buona, responsabile e per questo era apprezzata, accolta e cercata dalla gente. Tutte le sorelle sono concordi nel rilevare in lei la serenità, lo spirito di sacrificio, la disponibilità in preghiera, soprattutto verso Maria Santissima. Aveva una venerazione particolare per le superiore e - per quanto le è stato possibile - ha sempre detto di sì alle loro richieste.

Dal 2015, per la fragilità progressiva della salute, è stata inserita nella comunità di sorelle anziane di Orta San Giulio (NO), in cura e riposo. In questo ultimo tempo ha ricevuto le cure delicate della direttrice, delle infermiere e delle consorelle. E lei, nonostante il decadimento fisico e psichico, si è sempre mantenuta serena e cordiale con tutte.

Il 21 giugno 2018 il Signore Gesù l'ha accolta nella pace eterna del suo Regno. Ora in cielo suor Imelda continuerà il suo 'grazie' e certamente pregherà per la comunità che ha amato tanto, chiederà per l'Ispettoria e l'Istituto numerose e convinte vocazioni del suo stampo.

(sr. Elide Degiovanni, ispettrice)

TONIN suor EMMA (Santina Maria)

Suore Dorotee Figlie dei Sacri Cuori (di Vicenza).

Risiede a Vicenza.

 

 

 

 

 

TONIN suor LIVIANGELICA (Rina) 

Sorelle della Misericordia (di Verona)

Nata ad Abbazia Pisani il 27 settembre 1931 da Angelo ed Emma Biasibetti.  Entra nella congregazione delle Sorelle della Misericordia, fondate dal beato Carlo Steeb, il 17 marzo 1951 ed ha emesso la professione religiosa il 2 settembre 1954. Ha sempre svolto la professione di infermiera e caposala a Catania, Brindisi, Monselice, Alberoni di Venezia, Verona. Nel 2007 si ritira prima a Verona poi, nel 2010, a Cologna Veneta (VR) dove torna al Padre il 5 giugno 2016 presso la Casa di Riposo per suore. E' sepolta nel cimitero di Abbazia Pisani.

VEDELAGO padre ANGELO MARIA (Domenico Luigi) 

Ordine dei Servi di Maria

Nasce il 4 febbraio 1923 ad Abbazia Pisani da Angelo e Virginia Geron. Emette i voti temporanei il 26 settembre 1941 e i solenni il 25 dicembre 1944. Fu missionario in Messico. E' deceduto a Vicenza il 10 aprile 2004. E' sepolto a Monte Berico.

 

 

 

 

ZANCHIN suor ENRICA CLARA (Odina Assunta)

Francescane Missionarie di Gesù Bambino

Risiede a Perugia.

 

 

 

 

 

ZANCHIN suor MARIA TULLIA

Pie Discepole del Divin Maestro

Missionaria in Venezuela.

 

 

 

 

 

ZANCHIN MARIA PALMIRA

Compagnia di Sant'Orsola - Istituto secolare di S. Angela Merici

Figlia di Giuseppe ed Emilia Pinton, nacque ad Abbazia Pisani il 6 dicembre 1910. Venne battezzata il giorno successivo dal curato don Torresan. Il 24 aprile 1918 a San Martino di Lupari riceve la cresima dal beato Andrea Giacinto Longhin, Vescovo di Treviso.

Morì a Camposampiero il 5 novembre 1997. Le esequie vennero celebrate ad Abbazia Pisani l'8 dicembre 1997. Riposa nel cimitero di Abbazia.

 

ZUCCOLLO suor ANNA GIUDITTA 

Figlie di Maria Ausiliatrice (Salesiane)

Nata l'1 febbraio 1938 ad Abbazia Pisani da Giovanni e Ida Mattara. Fu battezzata due giorni dopo dal parroco, don Pietro Andreatta. Venne cresimata a San Martino di Lupari (PD) il 10 dicembre 1944 dal Vescovo di Treviso, mons. Antonio Mantiero. Morì il 9 dicembre 2001 ad Erba (CO). E' sepolta ad Abbazia Pisani.

 

 

 

 

 

 

ZUCCOLLO suor MARIA ANTONIETTA †

Figlie di Maria Ausiliatrice (Salesiane)

Figlia di Giovanni e Ida Mattara, è nata ad Abbazia Pisani il 27 settembre 1932 e battezzata dal curato, don Pietro Andreatta, due giorni dopo. Fu cresimata ad Abbazia dal Vescovo di Treviso, mons. Antonio Mantiero, il 19 febbraio 1940. Muore il 10 aprile 2018 a Varese. Riposa nel cimitero di Abbazia Pisani.

 

 

 

 

ZUCCOLO don GIUSEPPE 

Diocesi di Treviso

Figlio di Luigi e di Anna Dal Zotto, nacque ad Abbazia Pisani il 20 aprile 1910. Il 23 aprile, da don Giovanni Battista Torresan, curato di Abbazia, ricevette il battesimo. Il 25 aprile 1918 fu cresimato. Entrato in Seminario a Treviso, vestì l'abito clericale il 15 agosto 1928. Fu ordinato sacerdote il 6 luglio 1935 dal Vescovo di Treviso, il beato Andrea Giacinto Longhin. Nell'agosto successivo fu destinato cappellano alla Pieve di Castelfranco Veneto (TV) fino al 1941 quando passò, sempre come cappellano, a Fossalunga di Vedelago (TV), a Trebaseleghe (PD) nel 1947, a Montebelluna (TV) nel 1950 e a Falzé di Trevignano (TV) della quale parrocchia nel gennaio 1954 venne nominato vicario spirituale e poi, il 24 febbraio dello stesso anno, parroco. La sua attività pastorale non ebbe soste nel procurare il bene spiirtuale dei fedeli e che il Signore gli aveva affidato. Dotò la parrocchia dell'asilo infantile e della Casa per la Dottrina Cristiana e le Attività Pastorali. Alimentò in modo particolare il culto alla SS.ma Eucarestia e alla B. V. del Carmelo. Negli ultimi mesi del 1985 fu colpito da male inguaribile. Cessò di vivere la sera del 14 gennaio 1986 nell'Ospedale di Castelfranco Veneto (TV). Il funerale si svolse la mattina del 16 gennaio con la concelebrazione di molti sacerdoti presieduta dal Vescovo di Treviso, mons. Antonio Mistrorigo e la partecipazione di tutti fedeli della parrocchia.