ASCENSIONE . domenica 16 maggio

a cura di don Giuseppe

Marco 16, 15-20

Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. (v. 19).

 

Siamo al termine dell’esperienza umana e d’amore del figlio di Dio, della Seconda Persona della S. S. Trinità.

Era venuto tra noi come l’uomo più povero di noi, forse per avere la gioia di vedersi assistere ed aiutare da noi, per essere alla pari anche con l’ultimo di noi. Ci ha insegnato come vivere per realizzare noi stessi per l’immortalità, ci ha amati ed aiutati in tutte le maniere, è morto per noi, ma, essendo Dio, è risorto vincendo la nostra morte e aprendoci le porte del cielo. Si è fatto vedere a tutti dopo la sua risurrezione e poi, oggi, è salito al cielo, è tornato sul suo trono divino come Dio e come Uomo e lassù ci aspetta con tutto il suo Amore infinito. Ma è anche rimasto tra noi personalmente con l’Eucarestia. Cosa poteva fare di più? E tu fai qualcosa per ricordarti di Lui?

 

PREGHIERA

Esulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre, per il mistero che celebra in questa liturgia di lode, poiché nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accanto a te, e noi, membra del suo corpo, viviamo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro capo, nella gloria.

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