CORPUS DOMINI . domenica 6 giugno

a cura di don Giuseppe

Marco 14, 12-16. 22-26

Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: “Prendete, questo è il mio corpo”. Poi prese i calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: “Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza, versato per molti”. (vv. 22-24).

 

Ci voleva solo un Uomo-Dio, un Dio vero per inventare l’Eucarestia, dove Egli creatore del grano e dell’uva, usa il pane ed il vino per nascondersi sotto le specie dell’ostia e del vino e rimanere tra di noi con il suo Corpo, con la sua Carne ed il suo Sangue e la sua Divinità, per vivere ancora la sua vita personale tra di noi. Egli vuole nutrire le sue creature con se stesso, non con i poveri cibi di questo mondo. Ma tu hai capito questo atto di potenza divina che Gesù ha inventato per stare con te? E tu riesci a stare qualche momento con Lui? Gli regali la gioia di nutrire la tua anima con il suo Corpo? Così Gesù diventa una cosa sola con te.

 

PREGHIERA

Signore, Dio vivente, guarda il tuo popolo radunato attorno a questo altare, per offrirti il sacrificio della nuova alleanza; purifica i nostri cuori, perché alla cena dell’Agnello possiamo pregustare la Pasqua eterna nella Gerusalemme del cielo.

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