EPIFANIA . domenica 6 gennaio 2019

a cura di don Giuseppe

SECONDA LETTURA. Efesini 3,2-3.5-6

Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro beneficio: come per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero di cui sopra vi ho scritto brevemente. Questo mistero non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come al presente è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che i Gentili cioè sono chiamati, in Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità, a formare lo stesso corpo, e ad essere partecipi della promessa per mezzo del vangelo.

 

Paolo riconosce che la missione che gli è stata affidata è quella di portare il vangelo ai gentili e spiega che il disegno salvifico di Dio, riguardante l’intera umanità chiamata a camminare alla luce dell’unico Dio e Padre, è ormai giunto alla sua pienezza. E questo segreto del mistero di Dio è la chiamata all’universalità e all’unità dei popoli: “I Gentili sono chiamati, in Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità, a formare lo stesso corpo” (v. 6). E l’Apostolo si sente investito, quale collaboratore di questa missione di Gesù, a operare per la diffusione del vangelo. • Il vero segno e strumento di questa visione universale della salvezza voluta da Dio è la Chiesa. Essa ha come compito l’unità dei popoli, sia portando tutti alla fede in Gesù con l’annuncio del vangelo, sia cercando di creare legami di comunione e di fraternità, nonostante le apparenze e le molte divergenze. Davanti ad un mondo ancora diviso, ma desideroso di comunione, va proclamato con gioia e con fede che Dio è comunione, Padre, Figlio e Spirito Santo, unità nella distinzione, che egli chiama tutti a partecipare alla comunione trinitaria. In effetti, mediante la comunione con Gesù, capo della Chiesa, è possibile la reale comunione tra tutti gli uomini questa unità e pace universale che sempre l’uomo di tutti i tempi ha cercato, con la nascita del Figlio di Dio, ora è alla portata di tutti. È lui che ha realizzato il mistero di Dio, cioè quello di riunire tutte le genti. Perché a questo siamo stati chiamati: vivere nella pace da veri fratelli ed essere uniti quali figli dello stesso Padre.

Torna indietro