I DOMENICA di QUARESIMA . 18 febbraio

a cura di don Giuseppe

SECONDA LETTURA: 1Pietro 3,18-22
Anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito. E in spirito andò ad annunziare la salvezza anche agli spiriti che attendevano in prigione; 20essi avevano un tempo rifiutato di credere quando la magnanimità di Dio pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l'arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell'acqua. Figura, questa, del battesimo, che ora salva voi; esso non è rimozione di sporcizia del corpo, ma invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo, il quale è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze.

Di fronte all’ostilità crescente che circonda i cristiani, Pietro invia ad alcune comunità dell’Asia Minore una lettera di esortazione a perseverare nella testimonianza di fede pur nella sofferenza. Ai fratelli provati dalla persecuzione si ricorda l’opera salvifica di Cristo e la sua efficacia (v. 18) anche verso i morti (v. 13), perfino verso i contemporanei di Noè, ritenuti i più empi tra gli uomini (v. 20). A coloro che vengono chiamati beati se dovranno soffrire per la giustizia (3,14) si ricorda la radicale ingiustizia di ogni uomo, per la cui salvezza è morto l’unico Giusto.
Il passo ci fa inoltre udire l’eco delle prime liturgie battesimali con le loro professioni di fede. Un tempo Dio salvò attraverso l’acqua del diluvio un “piccolo resto” dell’umanità che aveva trovato grazia ai suoi occhi (v. 20b: il numero otto è carico della simbologia pasquale – battesimale). Ma la figura trova il suo straordinario adempimento nella redenzione operata da Cristo per coloro che, attraverso l’acqua del battesimo, la rendono operante nella propria vita. L’immersione battesimale è l’invocazione a Dio perché l’efficacia della morte, risurrezione e ascensione al cielo di Cristo raggiunga anche noi (vv. 21s.).

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