I DOMENICA di QUARESIMA - 26 febbraio

a cura di don Giuseppe

Dal Vangelo di Matteo (4,1-4)

Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: “Se sei Figlio di Dio, di' che questi sassi diventino pane”. Ma egli rispose: “Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”.

 

Non è vero che “se Dio mi tenta significa che non mi ama!”. Dio permise che Gesù fosse tentato per mostrarci come combattere nella tentazione. Raramente e con difficoltà viviamo le seduzioni del male con questo sguardo. Il nemico fa anche oggi, a noi, le grandi proposte che fece a Gesù, ma non per darci qualcosa, bensì per prenderci quanto abbiamo. Ogni attacco del nemico inizia con “se sei Figlio di Dio…”: ciò che con le sue proposte il diavolo vuole distruggere è proprio la relazione di figliolanza con Dio.

 

Signore Gesù, quando il Male prova a sedurci facendoci ricercare il potere, il possesso, il piacere egoistico che non tiene conto dell’altro, donaci la forza di combattere con la certezza che tu lotti con noi per farci scoprire quale tesoro abita il nostro cuore e quale bellezza ci chiami a vivere.

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