II DOMENICA dopo NATALE . 3 gennaio

a cura di don Giuseppe

Giovanni 1,1-18

E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito del Padre, pieno di grazia e di verità (v. 14).

 

Natale, Dio con noi. Ci accontentiamo anche solo di amici, creature come noi che ci aiutano a vivere, ma ora Dio stesso è con noi. Il Vangelo dice che Egli è venuto tra i suoi, noi come sue creature, ma gli uomini non l’hanno accolto. Questa è la tragedia per noi e la delusione per l’Amore infinito! Un Dio, l’unico vero Dio eterno, infinito ed onnipotente scende tra le sue creature per farle felici, per donare loro la vera vita, giacché Egli ne è la fonte, ma le sue creature fanno conto di niente, non ci fanno neppure caso e continuano a soffrire fame e sete di vita e di felicità abbuffandosi con la terra, coprendosi di metalli pesanti ed aridi, ma sempre in gara per possederne inutilmente di più. Ma siamo intelligenti o cretini? Bisogna pur farsela questa domanda, perché sono le nostre opere che gridano questa disperazione. Abbiamo la Divinità che ci vuole travolgere con il suo Amore e la sua grandezza e noi ci lasciamo affogare nella melma della terra e nel liquame del peccato che ci allontana da Dio. Il Natale è il giorno della nostra riscossa dalla solitudine, dal dolore e dalla paura ed è il trionfo della nostra vita, cosa vogliamo di più? Dio bussa alla nostra porta per vivere con noi e noi rimaniamo alla finestra per considerare le nostre delusioni ed i nostri limiti. Ma cosa deve fare di più questo nostro Dio? Egli rispetta fino in fondo la nostra libertà perché vuole essere amato liberamente, per il suo amore, per il suo fascino. Rispetta la nostra libertà fino a ritrovarsi solo ed ospite sgradito e scomodo! Che peccato! È disceso dal cielo per farci felici, e nessuno lo guarda, nessuno lo considera e neppure tu troverai un piccolo spazio nella tua vita per lui?

 

Preghiera

O Dio, che in modo mirabile ci hai creati a tua immagine, e in modo più mirabile ci hai rinnovati e redenti, fa’ che possiamo condividere la vita divina del tuo Figlio, che oggi ha voluto assumere la nostra natura umana.

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