II DOMENICA "PER ANNUM" . 15 gennaio

a cura di don Giuseppe

PRIMA LETTURA. Isaia 49,3.5-6

Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria». Ora disse il Signore che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele, - poiché ero stato stimato dal Signore e Dio era stato la mia forza - mi disse: «E' troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti di Israele. Ma io ti renderò luce delle nazioni perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra».

 

La prima lettura riporta parte del secondo canto del ‘Servo di YHWH’. Si tratta in totale di quattro composizioni poetiche che celebrano un personaggio chiamato ‘Servo di Dio’ (Is 42,1‐9; 49,1-7; 50,4‐11; 52,13–53,12); la designazione unica e propria del soggetto di questi passi biblici rimane per certi aspetti misteriosa. Ripetuti tentativi hanno voluto dare un nome e un volto al personaggio. Sono stati individuati, fra tanti, il popolo di Israele, il profeta stesso, Ciro in quanto liberatore degli Ebrei esiliati a Babilonia. Nessun ‘candidato’, tuttavia, risponde pienamente ai requisiti necessari per essere identificato come ‘Servo di YHWH’, uomo scelto da Dio, di integra fede, al quale è stata affidata una missione universale. Bisognerà attendere Gesù Cristo per trovare la risposta soddisfacente e definitiva. Il testo odierno, infatti, è stato scelto per creare un collegamento tra «servo di YHWH» e «agnello di Dio» (di cui parla il vangelo). Le due espressioni, nel linguaggio e nella teologia di Giovanni Battista, esprimono la stessa realtà. La lettura liturgica seleziona alcune frasi del secondo canto del Servo per sottolineare la sua missione universale. La frase centrale, posta sulla bocca stessa di Dio, suona: «Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra» (v. 6). Il peso teologico riposa sull’idea di salvezza che da Dio giunge agli uomini per la mediazione del Servo; inoltre, tale salvezza raggiunge tutti. La figura del Servo trova pieno compimento in Gesù, la luce venuta nel mondo per rischiarare ogni uomo, l’agnello di Dio che toglie il peccato di tutti e di ciascuno. L’umanità ha finito di attendere e la speranza può avere finalmente un contenuto preciso.

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