III DOMENICA di AVVENTO . 13 dicembre

a cura di don Giuseppe

Giovanni 1,6-8. 19-28

Giovanni rispose loro: “Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, uno che viene dopo di me, al quale io non sono degno di sciogliere il legaccio del sandalo” (vv. 26-27).

 

Dio, venendo tra di noi come uomo, ha voluto farsi annunciare da un Precursore affinché il più grande avvenimento della Storia avvenisse nella massima chiarezza e con l’attenzione che merita.

Giovanni battezzava con l’acqua del Giordano coloro che lo ascoltavano. Poiché grande era l’attenzione della gente verso di lui, i Giudei gli inviarono da Gerusalemme un’ambasciata di Sacerdoti e di Leviti affinché gli chiedessero chi era ed egli rispondeva che non era che una voce dal deserto che doveva preparare la venuta di Colui del quale non era degno di toccare neppure il legaccio delle scarpe.

Giovanni già diceva. “Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete; uno che verrà dopo di me e al quale non sono degno di sciogliere il legaccio del sandalo”.

Spero che Giovanni non debba dire così anche di noi nei confronti di Gesù che è in mezzo a noi e che noi non conosciamo. Quanta gente non lo conosce ancora! Conosce tutti meno che lui, pensa a tutti meno che a lui, mentre Gesù ha dato a noi tutto se stesso e si è nascosto persino nell’Eucarestia per vivere con noi, di giorno e di notte. E noi continuiamo a vivere come se fossimo terribilmente soli! Che peccato vivere soli, mentre un Dio ti sta aspettando da quando sei nato.

 

Preghiera

O Dio, Padre degli umili e dei poveri, che chiami tutti gli uomini a condividere la pace e la gioia del tuo regno, mostraci la tua benevolenza e donaci un cuore puro e generoso, per preparare la via al Salvatore che viene.

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