III DOMENICA di PASQUA . 18 aprile

a cura di don Giuseppe

Luca 24, 35-48

Gesù disse: “Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io!” (vv. 38-39).

 

Sembra una scena raccontata da un grande romanziere: Gesù che vuole confermare nella fede i due discepoli di Emmaus e con tanta dolcezza dimostra di essere lui stesso il Cristo morto e risorto come, del resto, era scritto nelle Sacre Scritture. I due discepoli, increduli dalla gioia pensavano che Gesù fosse quasi un fantasma e Gesù dà loro la prova di essere l’Uomo – Dio che avevano seguito prima della sua Passione. Stai attento perché anche tu con una certa faciloneria puoi mettere Gesù tra i fantasmi e ti toglieresti la gioia di amare un vero uomo ed un vero Dio sempre a tua disposizione anche se tu non lo vedi, ma sai benissimo che, dopo la sua risurrezione, Egli è sempre tra noi e, nell’Eucarestia, vive fra le nostre case per noi. Sarebbe orribile lasciarlo solo!

 

Preghiera

O Padre, che nella gloriosa morte del tuo Figlio, vittima di espiazione per i nostri peccati, hai posto il fondamento della riconciliazione e della pace, apri il nostro cuore alla vera conversione e fa’ di noi i testimoni dell’umanità nuova, pacificata nel tuo amore.

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