III domenica di Pasqua - 23 aprile

a cura di don Giuseppe

Luca 24,13-35

Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: “Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino”. Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Ed ecco si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero (vv.28-31).

 

Perché Gesù si è accompagnato ai due discepoli nel cammino verso casa? Perché parlavano con affetto di lui e lo hanno riconosciuto perché lo hanno invitato a casa loro. Gesù è coerente: se si trova al centro del nostro interesse, viene con noi, parla con noi, accetta i nostri inviti e ci fa il dono grande della sua presenza. Se la nostra vita fosse un poco più legata a lui, egli sarebbe lieto di partecipare alla nostra quotidianità e vivere ogni giorno il nostro lavoro ed i nostri problemi. E noi saremmo felici, tanto più felici.

 

Preghiera

O Dio, che in questo giorno memoriale della Pasqua raccogli la tua Chiesa pellegrina nel mondo, donaci il tuo Spirito, perché nella celebrazione del mistero eucaristico riconosciamo il Cristo crocifisso e risorto, che apre il nostro cuore all’intelligenza delle Scritture, e si rivela a noi nell’atto di spezzare il pane.

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