IV DOMENICA di AVVENTO . 23 dicembre

a cura di don Giuseppe

SECONDA LETTURA: Ebrei 10,5-10

Fratelli, entrando nel mondo, Cristo dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: “Ecco, io vengo – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per fare, o Dio, la tua volontà”». Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo per fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.

 

Ecco uno dei passi più intensi della lettera agli Ebrei, in cui Gesù è presentato come colui che viene i, in cui Gesù è presentato come colui che viene a compiere in tutto la volontà di Dio, come quel re-messia che si attiene completamente alla volontà di Dio.

L’autore della lettera propone qui una meditazione sul mistero dell’incarnazione. Gesù viene, assume un corpo umano, per poter santificare tutta la vita degli uomini in vista della santificazione: È per quella volontà che siamo stati santificati” (v.10).

Per santificare noi, Cristo non ha offerto a Dio un sacrificio rituale, ma ha voluto che il suo corpo, la sua condizione umana, fosse il luogo in cui si realizzasse la piena e perfetta obbedienza a Dio: “Non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi ha preparato…; allora ho detto: Ecco io vengo per fare, ho Dio, la tua volontà” (vv. 5-7). Questo il senso profondo dell’incarnazione: Cristo ha scelto per sé la condizione umana al fine di metterla totalmente al servizio della volontà di Dio: il suo cuore è stato interamente rivolto a Dio, la sua volontà, il suo corpo, le sue azioni perfettamente armonizzate al compimento della volontà del padre. In questa sua obbedienza anche l’uomo è stato reso capace di obbedienza.

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