IV DOMENICA di QUARESIMA . 14 marzo

a cura di don Giuseppe

Giovanni 3, 14-21

 “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna” (v. 16)

 

Il discorso è molto semplice: “chi crede sarà salvo e chi non crede sarà condannato”! L’uomo nasce sulla terra senza alcun merito e senza la sua diretta collaborazione, perché è Dio che ha creato già le cose come stanno e l’uomo avrà la vita sulla terra per generazione. Ma per la sua nascita alla vita immortale, dopo essere vissuto libero ed intelligente sulla terra, non realizzerà i suoi destini eterni senza la sua libera collaborazione. Dio non gli chiede molto, ma solo di credere in Lui, in Gesù e di essere amato dalla sua creatura come è diritto di ogni Padre. Se l’uomo vorrà essere dispettoso e distrutto non potrà lamentarsi di non aver conseguito i suoi destini meravigliosi che Dio ha pensato per lui nella creazione, volendo fare di lui un figlio vero. Del resto per entrare in Paradiso, che è la famiglia di Dio, bisogna prima essere vissuti da veri figli.

 

Preghiera

Dio buono e fedele, che mai ti stanchi di richiamare gli erranti a vera conversione e nel tuo Figlio innalzato sulla croce ci guarisci dai morsi del maligno, donaci la ricchezza della tua grazia, perché rinnovati nello spirito possiamo corrispondere al tuo eterno e sconfinato amore.

Torna indietro