IV DOMENICA di QUARESIMA - 19 marzo

a cura di don Giuseppe

Dal Vangelo di Giovanni 9,1-3

Passando, Gesù vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio».

 

Quante volte il Signore desidera operare meraviglie nella nostra vita ma la nostra incredulità e indifferenza ostacolano la sua azione. Il cieco nato diventa modello della fede, propria di chi si lascia guidare e portare da Gesù. Gli viene chiesto semplicemente di andare a lavarsi nella piscina di Siloe: simbolo della vita e del Battesimo che abbiamo ricevuto e da cui anche noi siamo invitati a ripartire per crescere e camminare nella fede, e perché anche in noi siano manifestate le opere di Dio.

 

Signore Gesù, tocca gli occhi del mio cuore, ridesta la mia fede, perché possa vedere l’azione della tua grazia, della tua Presenza nella mia vita e nella vita di chi mi sta accanto, crescere nel tuo amore, renderti testimonianza e collaborare al tuo regno di luce, di amore e di pace.

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