NATALE del SIGNORE - domenica 25 dicembre

a cura di don Giuseppe

Dal Vangelo di Luca (2,6-9)

Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio. C'erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce.

 

Notte di Betlemme, Giuseppe, Maria e Gesù appena nato, unico riparo il cielo stellato; il bambino adagiato nella mangiatoia degli animali, poveri pannicelli in cui la madre avvolge il figlio… tutto ciò è il presepio. Maria, Giuseppe e Gesù sono dei poveri, degli emarginati, degli esclusi e per loro non c’è posto nell’albergo. Ma altre due categorie si fanno presenti a questo presepe: i pastori che a quei tempi erano gli ultimi e che ora sono i primi ad adorare il Dio bambino, e i tantissimi angeli convocati alla grotta per portare luce, per dare gioia Gesù, per annunciare che con la nascita del Salvatore gloria e pace appaiono sulla terra. Buon Natale!

 

Gesù, Verbo fatto carne, Dio bambino, fa’ che la mia vita sia una vita felice, e perciò cambia i criteri che guidano la mia esistenza attuale, trasforma il mio desiderio di apparire in semplicità, trasfigura il mio protagonismo in umiltà e donami di camminare umilmente a fianco a te.

Torna indietro