Pentecoste - domenica 28 maggio

a cura di don Giuseppe

Giovanni 20, 19-23

Gesù disse ai discepoli di nuovo: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi”. Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: “Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi” (vv.21-23).

 

Gesù ritorna dai suoi discepoli per mandarli nel mondo ad annunciare la buona novella, a rimettere i peccati, a riportare ovunque il suo messaggio di bontà. Gesù vuole che i suoi Apostoli ed i suoi Ministri continuino la sua opera di salvezza e d’amore perché tu non debba trovare difficoltà a seguirlo, né rimanere, per il peccato, lontano da lui neppure mezz’ora. Gesù non vuole che ti sia difficile trovarlo e seguirlo. Vuole amarti e vuole sentirsi amato; così la tua vita potrà trovare la sua affascinante realizzazione. Se non ami Gesù, sei un testardo odioso ed imperdonabile che odia se stesso e sciupa la sua vita. Che cosa doveva egli fare per rimanere più vicino a te?

 

Preghiera

O Padre, che nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione, diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo, e continua oggi, nella comunità dei credenti, i prodigi che hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo.

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