SANTA FAMIGLIA di NAZARET . domenica 31 dicembre

a cura di don Giuseppe

SECONDA LETTURA. Eb 11,8.11-12.17-19

Fratelli, per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava. Per fede, anche Sara, sebbene fuori dell’età, ricevette la possibilità di diventare madre, perché ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si può contare. Per fede, Abramo, messo alla prova, offrì Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: «Mediante Isacco avrai una tua discendenza». Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo.

 

Abbiamo l’esempio classico dell’esperienza di fede di Abramo, che fonda la sia vita unicamente su Dio. Tutto l’agire di questo patriarca è segnato dalla fede. Per la fede in Dio egli partì dalla sua terra, da Ur dei Caldei, verso un luogo che in seguito il Signore gli avrebbe indicato come sua eredità. Per fede egli pose la sua fiducia in Dio quando gli fu detto che avrebbe avuto un figlio e una discendenza numerosa come le stelle del cielo (vv. 11-12). Per fede egli salì sul monte Moria per sacrificare il figlio Isacco, unico erede delle promesse divine, anche se il cuore era lacerato dal dolore (vv. 17-18). Per fede era sicuro che il Signore sarebbe stato “capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbero e fu come un simbolo” (v. 19).

Tutta l’esistenza di Abramo, di Sara e degli altri patriarchi è determinata dalla loro fede. E questa fede trova il fondamento nel fatto che essi si considerarono ospiti e pellegrini sulla terra, aspirando solo alla città che Dio aveva loro preparato. Abramo, quando chiese agli Hittiti un terreno dove seppellire la moglie Sara, dichiarò che egli “era forestiero e di passaggio in quella terra” (Gen 23,4). Essi non pensarono mai di ritornare alla loro terra di origine, la patria terrena della Mesopotamia, perché aspiravano solo alla patria che Dio aveva loro preparato.

La fede dei patriarchi è sicurezza del compimento della speranza (cfr. Eb 10,19-25), è capire la vita con lo sguardo fisso su Dio e non sul nostro piccolo mondo.

Torna indietro