V DOMENICA di PASQUA . 2 maggio

a cura di don Giuseppe

Giovanni 15, 1-8

“Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla” (v. 5).

 

Il tralcio è intimamente e vitalmente legato alla vite, altrimenti seccherà e non porterà alcun frutto. Tu invece a chi sei legato? Sei legato alla vera vite divina o ti accontenti di quel nulla che possono darti le piante che trovi lungo il tuo cammino? Anche una teoria filosofica ti può sedurre, un’associazione non cristiana, un giro di amici scanzonati e stupidi, lo vedrai dai frutti, lo gusterai dall’abbondanza o dalla mancanza di linfa vitale, che può toglierti o donarti la voglia di vivere e di mare, l’amore per la tua vita eterna con il Dio che ti è Padre.

 

Preghiera

O Dio, che ci hai inserito in Cristo come tralci nella vera vite, donaci il tuo Spirito, perché amandoci gli uni gli altri di sincero amore, diventiamo primizie di umanità nuova e portiamo frutti di sanità e di pace.

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