V DOMENICA di QUARESIMA . 2 aprile

a cura di don Giuseppe

PRIMA LETTURA. EZECHIELE 37,12-14

Perciò profetizza e annunzia loro: Dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nel paese d'Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi risusciterò dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nel vostro paese; saprete che io sono il Signore. L'ho detto e lo farò». Oracolo del Signore Dio.

 

Nella Liturgia odierna si parla di resurrezione in un crescendo che va da questo brano dell’A.T. alla vittoria definitiva di Cristo stesso sulla morte. Dio, attraverso la bocca del profeta Ezechiele preannunzia la prossima apertura delle tombe. Si tratta del ritorno degli esuli dall’esilio. Dal 586 a.C., infatti, gli Ebrei si trovano deportati a Babilonia e lo scoraggiamento si è impadronito dei loro cuori, ma il Signore fa fare al suo popolo, che in terra straniera si sente come morto, l’esperienza diretta della sua potenza vivificante. Dio, infatti, è colui il quale ha il potere di compiere tutto quanto promette [cfr. v. 14b]. Quel giorno sarà come una nuova creazione. L’immagine adoperata prelude alla futura proclamazione della salvezza integrale dell’umanità nella Resurrezione di Gesù.

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