VI DOMENICA "per ANNUM" . 14 febbraio 2021

a cura di don Giuseppe

Marco 1,40-45

In quel tempo, venne a Gesù un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: “Se vuoi, puoi guarirmi!”. Mosso a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: “Lo voglio, guarisci!” (vv. 40-41).

 

Avessimo noi qualcosa dell’entusiasmo e della riconoscenza del lebbroso miracolato nei confronti di Gesù. Anche noi riceviamo ogni girono gli effetti dell’amore di Gesù, ma per noi è tutto dovuto e Gesù da noi non riceverà neppure uno sguardo o un sorriso di riconoscenza, forse c’è qualcuno che invece si lamenta perché ha chiesto una grazia o l’altra ma non ha ricevuto risposta. Perché? Perché non ha avuto neppure il minimo buon senso di saperla chiedere, oppure, essendo in peccato non ha, prima, avuto la più delicata avvertenza di chiedere perdono. Dio è buono, ma non si può prendere in giro. Non si può offendere e poi dire che si ama e se non lo ami cosa puoi pretendere da lui? Metti le cose a posto, cerca di essere un vero figlio e vedrai che Egli sarà un vero Padre responsabile e generoso.

A volte qualcuno chiede cose che non servono o sono addirittura contro il suo vero bene. Anche sulla terra una madre non concede al figlio un cibo velenoso o pericoloso alla sua salute e Dio guarda sempre al bene del tuo corpo, ma tiene conto principalmente del bene della tua anima.

Comunque non sale al Cielo nessuna preghiera che attiri sulla terra una risposta da Dio e se non è proprio quella grazia particolare che chiediamo, è un’altra grazia più importante per noi. Fidati e cerca il tuo Padre, Dio e sarai un figlio felice e travolto dalla sua generosità.

 

Preghiera

Risanaci, o Padre, dal peccato che ci divide, e dalle discriminazioni che ci avviliscono; aiutaci a scorgere anche nel volto del lebbroso l’immagine del Cristo sanguinante sulla croce, per collaborare all’opera della redenzione e narrare ai fratelli la tua misericordia.

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