XIV DOMENICA "PER ANNUM" . 4 luglio

a cura di don Giuseppe

Marco 6, 1-6

Ma Gesù disse loro: “Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua” (v. 4).

 

Le domande curiose e serie per le opere di Gesù di cui non sapevano rendersi conto e delle sue parole nuove e pronunciate con autorità facevano pensare, e davano il sospetto, ai suoi paesani, di aver tra loro un personaggio almeno strano e fuori dall’ordinario. È la stessa impressione che abbiamo noi leggendo la storia che riporta con precisione e freddezza ciò che Egli ha fatto e ha detto con grande autorità. L’unica organizzazione che ha saputo superare i millenni è solo la Chiesa, la famiglia che Lui stesso ha fondato sulla terra per confermare la potenza e l’autorità divina delle sue parole e delle sue azioni. Non ti basta per credere in lui? Per questo la storia crede in Gesù e ce lo racconta per sostenere la nostra fede, così Gesù non dovrà ancora lamentarsi della nostra superficialità, che ci rende aridi e scontenti e ci toglie la voglia di vivere, che da Gesù dovrebbe nascere e renderci felici di vivere su questa terra e nel cielo eterno.

 

Preghiera

O Padre, togli il velo dai nostri occhi e donaci la luce dello Spirito, perché sappiamo riconoscere la tua gloria nell’umiliazione del tuo Figlio e nella nostra infermità umana sperimentiamo la potenza della sua risurrezione.

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