XIV DOMENICA "PER ANNUM" . 9 luglio

a cura di don Giuseppe

PRIMA LETTURA. Zaccaria 9,9-10

Esulta grandemente figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d'asina. Farà sparire i carri da Efraim e i cavalli da Gerusalemme, l'arco di guerra sarà spezzato, annunzierà la pace alle genti, il suo dominio sarà da mare a mare e dal fiume ai confini della terra.

 

La seconda parte del libro del profeta Zaccaria è opera di un altro autore (Deutero – Zaccaria). Diverso è anche il contesto storico: manca ormai la prospettiva di una restaurazione a breve scadenza della monarchia davidica, non si parla più neppure della costruzione del tempio. Il popolo, deluso e rassegnato, deve concepire una speranza dai confini più vasti. Ed ecco che questo oracolo invita alla gioia e al grido di trionfo con i termini adoperati per celebrare la regalità del Signore e l’avvento dell’era messianica. Le linee tradizionali del messianismo politico, tuttavia, si intersecano qui con elementi nuovi e inaspettati. Il re che viene non ha il carattere del forte dominatore che ci attendeva: la sua potenza gli deriva unicamente dal rapporto con Dio. Egli infatti è “giusto”, cioè esegue perfettamente la volontà del Signore e rende giustizia ai poveri, per questo è reso da Dio “salvatore” (così, alla lettera). Probabilmente si avverte l’influenza dei carmi del “Servo di YHWH” (in particolare Is 53,11c-12a: “il giusto mio servo giustificherà molti…perciò io gli darò in premio le moltitudini”); anche in questo brano la visione è universalistica, in netto contrasto con le premesse, che non lascerebbero intravvedere un simile futuro. Paradossalmente, l’umiltà è via alla regalità: il rifiuto della violenza vince, la modestia di colui che adotta la pacifica cavalcatura degli antichi principi estende il suo dominio sino ai confini della terra. Le attese messianiche diventano qui talmente elevate e pure da esigere un completo rovesciamento di prospettiva circa la modalità della loro realizzazione; richiedono una vera conversione della mente, del cuore e delle opere.

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