XIX DOMENICA del TEMPO ORDINARIO . 12 agosto

a cura di don Giuseppe

SECONDA LETTURA: Efesini 4,30-5,2

Fratelli, non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, con il quale foste segnati per il giorno della redenzione. Scompaiano da voi ogni asprezza, sdegno, ira, grida e maldicenze con ogni sorta di malignità. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo. Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.

 

È possibile a un uomo “camminare nella carità” (v. 2)? Sì, grazie al fatto di aver ricevuto in dono con il battesimo “il suggello dello Spirito Santo che era stato promesso” (Ef 1,13; 4, 30): è questo un ‘chiodo fisso ’ del testo agli Efesini. Lo Spirito è presente in modo personale e rispettoso della libertà, che le scelte del cristiano possono “rattristarlo” (v. 30). Nel concreto, i dispiaceri dello Spirito elencati nel brano sono aspetti che si possono ritrovare in altri passi del Nuovo Testamento (per esempio Rm 1, 29 – 31; Gal 5, 19 – 21) o anche nelle opere ellenistiche di argomento morale. La “malignità” è la radice che provoca ogni divisione e ogni male; vibra interiormente nell’ “asprezza, sdegno, ira”; si scaglia contro i fratelli con il “clamore” e la “maldicenza” (v. 31). In questo contesto Paolo si riferisce in modo particolare ai vizi che sgretolano la vita comunitaria. La crescita della carità passa dalla “benevolenza” alla “misericordia”, alla vetta del “perdono reciproco” (v. 32). Nell’ “Inno alla carità” (1 Cor 13, 4 – 7), tra le quindici caratteristiche della carità, otto esprimono quello che essa non fa (“Non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia…”) e altre sei riguardano la carità in azione: “Sopporta!” (È paziente…, benigna…, tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta”). Qual è lo specifico del perdono cristiano, il limite di fronte a cui potrebbe pretendere di arrestarsi? “A ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura [letteralmente, il metro] del dono di Cristo” (Ef 4, 7): “Li amò sino alla fine” (Gv 13, 1). E voi, “siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso” (Lc 6, 36; cfr. Mt 5, 48). Così, per Giovanni (cfr. 1 Gv 3, 16), per Paolo (cfr. Gal 2, 20), per ogni cristiano che voglia essere la gioia dello Spirito.

Torna indietro