XV DOMENICA del TEMPO ORDINARIO . 14 luglio

a cura di don Giuseppe

SECONDA LETTURA. Colossesi 1,15-20

Cristo Gesù è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono. Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa. Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose. È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli.

 

L’inno esalta la grandezza di Cristo in base a tre punti di riferimento. Riguardo al Padre, Gesù è l’icona, l’immagine visibile del Dio invisibile (cfr. 15). Pr questo dice: “Chi vede me, vede colui che mi ha mandato”(Gv 12,45; 14,9). È il mediatore dell’opera della redenzione: “per mezzo di lui”, mediante il suo sangue versato sulla croce, il Padre celeste ha riconciliato a sé l’universo (v.20).

In un contesto filosofico in cui si pensava che cielo e terra fossero popolati da misteriose potenze, si afferma che Cristo ha il primato assoluto su tutte, che il cosmo è sotto il suo dominio, che egli è principio e fine di ogni cosa: tutto è stato fatto “per mezzo di lui e in vista di lui”, egli è “prima di tutte le cose” e tutte trovano la loro consistenza “in lui” (vv. 15b-17). Cristo esercita la sua signoria anche sulla chiesa, suo “corpo”, di cui egli è “il capo” (v.18).

Torna indietro