XVI DOMENICA del TEMPO ORDINARIO . 22 luglio

a cura di don Giuseppe

SECONDA LETTURA: Efesini 2,13-18

Ora invece, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l'inimicizia, annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l'inimicizia. Egli è venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate lontani e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito.

 

L’apostolo Paolo, dopo aver parlato del disegno salvifico stabilito dal Padre di Cristo (cfr. Ef 1, 3 – 14), invita i destinatari della lettera – cristiani provenienti dal paganesimo – a prendere coscienza di essere anch’essi chiamati a parteciparvi; e ciò per puro dono di Dio (cfr. 2, 4 – 5.8). Li esorta quindi a ricordare la loro situazione iniziale (2, 11s) e, consapevoli di ciò che è loro accaduto (2, 13 – 18: il brano odierno), a rendersi conto della loro nuova condizione (2, 19 – 22).

Il brano liturgico presenta appunto la conseguenza per i credenti dell’evento salvifico: la morte di Gesù ha consentito loro di avvicinarsi a Dio (v. 13) da cui erano lontani, dal momento che essendo pagani non lo conoscevano (cfr. v. 12). Questo è l’avvenimento fondamentale, grazie alla quale Ebrei e pagani, separati di fatto nella mentalità e nel culto, escludendosi reciprocamente e diffidando gli uni degli altri, sono divenuti un solo popolo perché membra dell’unico corpo di Cristo, prototipo dell’umanità nuova (v. 14). Con la sua incarnazione – morte – glorificazione, Gesù ha riconciliato tutti con il Padre, ha eliminato la pesante casistica della legge giudaica che segnava la linea di isolamento degli Ebrei da tutti gli altri popoli, ha proclamato a tutti la pace, pienezza di ogni bene che è lui stesso, fruibile da chiunque accolga il suo dono (vv. 15 – 17).

Non più divisi ma parte del medesimo popolo di Dio che è la chiesa, Ebrei e pagani hanno accesso al Padre e sono animati dall’unico e medesimo spirito (v. 18).

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