XVI domenica "per annum" - 23 luglio 2023

a cura di don Giuseppe

Matteo 13,24-43

“Come, dunque, si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!” (vv. 40-43).

 

Questa parabola è talmente semplice che, se si cerca di spiegarla, la si rende meno lampante. L’importante è fare un esame di coscienza per vedere se nella nostra vita è cresciuto più grano che zizzania, giacché qui siamo noi a seminare il campicello con le nostre intenzioni e azioni, con parole buone o cattive. Ma, finché c’è vita c’è speranza e noi possiamo e dobbiamo tenere pulito e fecondo l’orticello della nostra esistenza, il nostro cuore, la mente e i frutti che riusciamo ad accantonare per il cielo vivendo ogni giorno sulla terra, perché, in base a quanto avremo fruttificato, noi riceveremo la gioia della felicità eterna; se non avremo fruttificato avremo l’eterna solitudine con il demonio ed i suoi seguaci. “Chi ha orecchi, intenda!” dice il Vangelo, ma questo è stato scritto proprio per te e sono certo che vorrai tanto bene a te stesso da non sciupare una vita immortale per le sciocchezze che puoi compiere su questo pianeta.

 

Preghiera

Ci sostenga sempre, o Padre, la forza e la pazienza del tuo amore; fruttifichi in noi la tua parola, seme e lievito della tua Chiesa, perché si ravvivi la speranza di veder crescere l’umanità nuova, che il Signore al suo ritorno farà splendere come il sole nel tuo regno.

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