XVIII DOMENICA "PER ANNUM" . 1 agosto

a cura di don Giuseppe

Giovanni 6,24-35

 “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete.” (v. 35).

 

In questo brano c’è tutta l’opera di Dio nei nostri confronti. Quando Dio creò l’uomo e la donna, pensò anche che il figlio di Dio, la Seconda Persona della S. S. Trinità, sarebbe sceso nel mondo e si sarebbe fatto uomo; ecco perché creò l’uomo a sua immagine e somiglianza, intelligente e libero, perché Egli stesso si sarebbe fatto uomo e sarebbe vissuto fra le sue creature come Redentore, non solo, ma avrebbe dato tutto se stesso, questa umanità divina alla sua creatura e avrebbe trasformato la sua Carne e il suo Sangue come cibo e bevanda di vita eterna per l’uomo e per la donna. Sembra troppo, sembra una pazzia, ma all’amore infinito nulla è impossibile. Ma se tu non accetti con amore e con fede questo dono infinito, non avrai vita facile per guadagnarti la vita eterna, perché colui che ti giudicherà e ti assegnerà la tua vita eterna, sarà proprio colui che ha fatto tutte queste cose per te.

 

Preghiera

O Dio, che affidi al lavoro dell’uomo le immense risorse del creato, fa’ che non manchi mai il pane sulla mensa di ciascuno dei tuoi figli, e risveglia in noi il desiderio della tua parola, perché possiamo saziare la fame di verità che hai posto nel nostro cuore.

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