XVIII domenica "per annum" - 6 agosto 2023

a cura di don Giuseppe

Matteo 14,13-21

E dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla. Tutti mangiarono e furono saziati. (vv.19-20).

 

Si può stare certi che, seguendo Gesù con fede e amore, non ci si rimette nulla; anzi, Gesù si fa carico di coloro che lo seguono e pensa a tutti con infinita tenerezza. Nessuna creatura al mondo può fare altrettanto; nessuna cosa, nessun potere sulla terra può, neppure lontanamente, essere più preciso, più delicato e prodigo di Gesù. Allora, perché noi siamo disponibili a seguire tutti, buoni e cialtroni, e trascuriamo l’unico Essere che ci ama e ci segue con tanta grandezza e delicatezza? È, forse, furbizia questa? È, forse, un atto di nostro interesse? I fatti lo negano e perché noi insistiamo? Perché non facciamo il nostro interesse e pensiamo alla vera felicità?

 

Preghiera

O Dio, che nella compassione del tuo Figlio verso i poveri e i sofferenti manifesti la tua bontà paterna, fa’ che il pane moltiplicato dalla tua provvidenza sia spezzato nella carità, e la comunione ai tuoi santi misteri ci apra al dialogo e al servizio verso tutti gli uomini.

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