XXIII domenica "per annum" - 10 settembre 2023

a cura di don Giuseppe

Matteo 25,14-30

“A chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza, ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha”. (v. 29).

 

I talenti sono i beni, la ricchezza che Dio ci ha donato quando siamo nati. Ognuno ha i suoi: l’intelligenza, il carattere, il fisico, la salute, la famiglia, i beni culturali e spirituali come l’educazione, la fede religiosa, la volontà forte e sana, etc … Tutti questi beni ci servono per vivere, per produrre opere di bene, per realizzarci come figli di Dio. Guai a coloro che pensano solo al proprio egoismo, ad accontentare il loro orgoglio, a raggiungere livelli alti di potere terreno, di ricchezza e di godimento materiale. Non c’è via di mezzo: o si lavora e si vive per realizzare la nostra vita immortale, o ci si dedica alla vita e al successo materiale che hanno valore e durata brevissimi. O si vive e si lavora per diventare i più ricchi del cimitero, o si vive o si lavora per la vita eterna e per la felicità immortale.

 

Preghiera

O Padre, che affidi alle mani dell’uomo tutti i beni della creazione e della grazia, fa’ che la nostra buona volontà moltiplichi i frutti della tua provvidenza; rendici sempre operosi e vigilanti in attesa del tuo ritorno, nella speranza di sentirci chiamare servi buoni e fedeli, e così entrare nella gioia del tuo regno.

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