XXVII DOMENICA del TEMPO ORDINARIO . 3 ottobre

a cura di don Giuseppe

Marco 10,2-16

“Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio” (v. 14).

 

Il regno dei cieli appartiene alle anime semplici, senza egoismo e senza doppiezza. Così come il Signore vuole che sia il rapporto tra creature, specialmente nel matrimonio, che è la continuazione della sua creazione per noi creature umane. Gesù non ammette falsità nell’amore dei coniugi, non accetta i tradimenti che gli stimoli della carne, a volte, possono spingere a seguire altre donne ed altri uomini che non siano la creatura legata con il matrimonio. Egli le cose le ha create con purezza e semplicità e vuole che si conservino così e non ci siano tradimenti ai giuramenti matrimoniali. Sembra severo, invece è una condizione per vincere i consigli del maligno e le debolezze della carne e, così, potremo vivere sereni ed arrivare alla realizzazione di noi stessi.

 

Preghiera

Dio, che hai creato l’uomo e la donna, perché i due siano una vita sola, principio dell’armonia libera e necessaria che si realizza nell’amore; per opera del tuo Spirito riporta i figli di Adamo alla santità delle prime origini, e dona loro un cuore fedele perché nessun potere umano osi dividere ciò che tu stesso hai unito.

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