XXXII DOMENICA del TEMPO ORDINARIO . 6 novembre

a cura di don Giuseppe

Luca 20,27-38

“Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché tutti vivono per lui” (v.38).

 

Il nostro Dio è il creatore della vita ed è Padre tuo perché tu sei destinato ad ereditare la sua immortalità e la sua felicità divina se sarai un figlio che lo sa amare e crede in lui in ogni ora della propria vita. Che cosa può distruggere questo tuo legame con lui? Il peccato e l’indifferenza, anzi, più la mediocrità, l’indifferenza che il peccato, perché puoi chiedere perdono per qualunque peccato e con la confessione vieni perdonato, con l’indifferenza, invece, devi rivedere la tua formazione religiosa e la tua fede superficiale che, a tuo dispetto, ti rende anche insoddisfatto e non ti fa gustare la gioia di essere figlio di Dio e la sua paternità deve rimanere inoperosa per la tua indifferenza.

 

Preghiera

O Dio, Padre della vita e autore della risurrezione, davanti a te anche i morti vivono; fa’ che la parola del tuo Figlio seminata nei nostri cuori, germogli e fruttifichi in ogni opera buona, perché in vita e in morte siamo confermati nella speranza della gloria.

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