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Vai alla I Assemblea Pastorale . 2014ASSEMBLEA PASTORALE... cos'è?
Già negli anni '70 del secolo scorso, Angelo Mazzoleni scriveva:
"Le nostre parrocchie stanno cambiando volto sotto l'urto del mutamento sociale; la massa cristiana praticante sta diventando un piccolo gruppo, a volte impreparato e sprovveduto, e temiamo alla prossima generazione si debba verificare un ulteriore esodo dalle Chiese. Ci si chiede: come vitalizzare la parrocchia e ricreare una nuova comunità ecclesiale, dopo lo sfaldamento della vecchia comunità cristiana?" (A. Mazzoleni, Le strutture comunitarie della nuova parrocchiaI, Paoline, Roma 1972, p. 82).
Una via possibile per rispondere a questa istanza è ancor oggi l'ASSEMBLEA PARROCCHIALE. L'Assemblea risponde ad alcune esigenze fondamentali dell'identità della parrocchia:
- nella sua essenza, la Chiesa è assemblea dei credenti convocati personalmente da Dio e riuniti attorno a Cristo, risorto per opera dello Spirito Santo;
- il Concilio ecumenico Vaticano II (1962-1965) definisce la natura della Chiesa come popolo di Dio per poter sottolineare l'uguaglianza di tutti i battezzati e, allo stesso tempo, la differenza nei ministeri e nei servizi assunti dai singoli a favore dell'intero popolo;
- nell'assemblea viene messo ben in evidenza che la libertà personale e la propria autonomia è un valore importante della persona; un valore che va - tuttavia - educato e accompagnato attraverso un ascolto serio e responsabile della Parola di Dio perché tale libertà viene dall'alto, da Dio.
L'ASSEMBLEA PARROCCHIALE che può essere - sempre secondo il Mazzoleni - di tre tipi: profetica, liturgica e pastorale.
Non vi è dubbio che l'assemblea più perfetta è quella liturgica culminante nella celebrazione eucaristica. Tuttavia, nella liturgia non si esaurisce tutta l'azione della Chiesa. Se è vero, come è vero, che in un'unica assemblea si possono realizzare tutti e tre i compiti propri del cristiano e della chiesa (annuncio, lode e testimonianza), dall'esperienza delle chiese antiche ci è utile cogliere l'opportunità di una certa differenziazione per portare frutto, servire ed edificare la comunità dei credenti.
L'Assemblea Pastorale vuole rispondere alla necessaria corresponsabilità e comunione che dev'essere sempre preoccupazione di tutti. Il Vaticano II non ne fa menzione nei vari documenti ma l'Assemblea Pastorale può essere un buono strumento - non certo infallibile - per permettere una preparazione e un'attuazione dello spirito missionario - cioè evangelizzatore - che parte dall'altare e va alla ricerca di chi non c'è intorno a quell'altare, per portarli all'altare dove converge ogni attività e ogni istante della vita del cristiano (cfr. A. Mazzoleni, op. cit., p. 97).
L'Assemblea Pastorale, dunque, non è solo un incontro per coordinare e programmare l'esistente. L'Assemblea Pastorale è il momento in cui la parrocchia o, come nel nostro caso, le parrocchie, sollecitate dalla Parola di Dio ascoltata col cuore, verificano il proprio cammino evidenziando ricchezze e povertà per continuare l'evangelizzazione dei non credenti, la cura dei praticanti e il sostegno dei "vacillanti".
Ciò significa che, l'Assemblea Pastorale vissuta nella fede come dono dato a ciascuno e a tutti, può essere un formidabile strumento per vivere nella costanza le attività esistente e nel coraggio le scelte di potatura e di semina che vengono ritenute improrogabili perché richieste dalle situazioni concrete in cui si vive e si opera.